Anche per il 2017/2018 la sala di via San Carlo si conferma contenitore culturale di proposte d'eccellenza per tutto il territorio brianzolo e anche oltre.

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Partiamo subito dai nomi: Michele Placido, Riccardo Rossi, Alessandro Haber e Lucrezia Lante della Rovere, Max Giusti, Teresa Mannino, Marina Massironi e Alessandra Faiella, Gioele Dix, Antonio Ornano, Enzo Iacchetti. Saranno loro i protagonisti della nuova stagione teatrale del Teatro Exclesior, in una ormai perfetta alternanza di grandi proposte di prosa, appuntamenti con commedie brillanti, comicità, monologhi sorprendenti e musica.

Il nuovo cartellone è il frutto di decenni di esperienza del Circolo Culturale Don Bosco, che gestisce la Sala della Comunità, e della volontà dei tanti, giovani e meno giovani, volontari di proporre uno spazio sempre in evoluzione e in fermento, con una viva attenzione alle esigenze eterogenee del pubblico.

Resta un caposaldo la formula collaudata della rassegna di prosa, con cinque spettacoli, e delle cinque proposte con nomi eccellenti della comicità. Non mancherà passpartout, abbonamento comprensivo di tutti gli spettacoli. Due anche le proposte fuori abbonamento, con l’ormai tradizionale Concerto di Capodanno e l’immancabile, e attesa, doppia data de “I Legnanesi” nella loro ultima rivista.

Confermate le opportunità di abbonamento leggero, per accogliere le esigenze di tutti, con Unopiùdue, che offre la possibilità di vedere uno spettacolo fisso e due a scelta, e Duepiùdue, con due spettacoli fissi e due a scelta.

Il sipario si alzerà per il debutto stagionale il 7 novembre con “Il malato immaginario”. Il grande classico di Molière, in questo caso nato nel 2014 per rendere omaggio a Franco Parenti, a 25 anni dalla sua scomparsa, vede un abile Gioele Dix nei panni del molle e ciabattante Argan. La regia di Andree Ruth Shammah completa un grande classico sulle nevrosi ipocondriache, posto sul piano tragicomico.

Il 24 novembre toccherà a Riccardo Rossi, con la sua sempre pronta ironia, sorprendere il pubblico. Scritto dallo stesso attore, insieme ad Alberto De Risio – autore tra gli altri anche di Fiorello – lo spettacolo è una trasposizione della personale visione della vita di Rossi, con tutte le sue storpiature, le goffaggini e gli impacci, per ridere alla fine di se stessi. Perché in ogni fase della vita ognuno di noi ha qualcosa in comune.

Dicembre proporrà una produzione del Teatro stabile di Genova: “Cena tra amici”. Siamo calati in un momento conviviale tra amici 40enni, media borghesia e discorsi vari. Qui l’annuncio di uno di loro: diventerà padre. Quando comunica il nome scelto per il bebè, che evoca imbarazzanti storiche memorie, tra gli amici prendono corpo discussioni accese in cui piccole meschinità e grandi sentimenti mostrano così il ritratto di una generazione allo sbando, dove tutti hanno qualche segreto da nascondere o da rinfacciarsi.

Il 2018 si aprirà con il Gran Concerto di Capodanno, giunto ormai alla sua quarta edizione. L’Associazione ProMusica alternerà riconoscibili brani dei più grandi autori, spaziando da musiche da film di Morricone e Williams, a composizioni di Glinka e Bernstein fra le quali verranno incastonate arie d’opera di Bizet e Bellini, con interventi vocali divisi tra seduzione e comicità affidati a due esuberanti cantanti: Stefanna Kybalova, soprano dalla carriera internazionale ed Asaka Ota, giovane soprano emergente. Immancabili alcuni valzer straussiani.

Il 12 gennaio arriverà Max Giusti e il suo “Cattivissimo Max”. Irriverente come sempre, ecco l’attore in uno spettacolo pieno di personaggi interpretati per prendere in giro l’assurda realtà che ci circonda. Essere “Cattivissimi”, secondo Giusti, è l’unico modo per riuscire ad esorcizzare questa attualità che si presenta sempre più inestricabile e bislacca. Saranno moltissimi i personaggi che si alterneranno. E il pubblico ne rimarrà affascinato.

Due amate attrici arriveranno il 26 gennaio con “Rosalyn”. Marina Massironi e Alessandra Faiella interpretano un testo di Edoardo Erba. La storia: nel corso della presentazione del suo libro in Canada, Esther, scrittrice americana, conosce Rosalyn, che si offre di portare la scrittrice a vedere la città e rivela ad Esther la storia del suo amore per un uomo bugiardo e perverso, che le infligge continue violenze. Ricca di colpi di scena e sostenuta da una scrittura incalzante, “Rosalyn” è il ritratto della solitudine e dell’isolamento delle persone nella società americana contemporanea. Una commedia noir da non perdere.

Michele Placido e Anna Bonaiuto saranno in palcoscenico il 6 febbraio con “Piccoli crimini coniugali”. Gilles e Lisa da ormai quindici anni si trovano a vivere un ménage familiare apparentemente tranquillo. Lui, scrittore di gialli, in realtà non è un grande sostenitore della vita di coppia. Lei, moglie fedele, è invece molto innamorata. Un piccolo incidente domestico, in cui Gilles perde completamente la memoria, diventa la causa scatenante di un sottile gioco al massacro a due voci inventato dal drammaturgo E. Emanuele Schmitt, e adattato qui dallo stesso Placido.

Teresa Mannino torna ancora una volta a Cesano Maderno, il 13 febbraio, con un nuovo spettacolo. La comica siciliana, dopo 154 repliche con “Sono nata il ventitré”, con cui ha raccontato la sua infanzia, la sua vita e come è cambiato il mondo attorno a

lei, presenta “Sento la terra girare”, per parlare sempre dalla sua amata Sicilia, con lo stile inconfondibile che la contraddistingue.

Largo ai sorrisi e al divertimento il 9 marzo con Antonio Ornano in “Horny”, ideale prosecuzione di Crostatina Stand Up, monologo dal ritmo incalzante e senza orpelli scenografici. Ma chi è Horny? Horny è il soprannome di Ornano, adulto che ancora deve capire cosa si aspetta dalla vita. Horny è la cronaca spietata delle fragilità come marito e come padre. Un inno all’incompiutezza emotiva e sentimentale del maschio “adulto”.

“Il Padre” di Florian Zeller andrà invece in scena il 15 marzo con Alessandro Haber e Lucrezia Lante della Rovere. Haber è Andrea, uomo che mostra i primi segni del morbo di Alzheimer. Lante della Rovere è Anna, sua figlia, molto legata a lui. Poco a poco tutto va scomparendo: i punti di riferimento, i ricordi, la felicità della famiglia. Zeller racconta con il sorriso, l’ironia e la delicatezza lo spaesamento di un uomo la cui memoria inizia a vacillare e a confondere tempi, luoghi e persone. Grande sarà l’emozione per il pubblico in questo percorso dolorosamente poetico.

Il 20 e 21 marzo ecco I Legnanesi, con il nuovo spettacolo “Signori si nasce…e noi?”. In occasione dei 50 anni dalla scomparsa di Totò, il titolo dello spettacolo, i colori e le tradizioni di Napoli, la “malafemmena” come colonna sonora degli strabilianti quadri musicali di Mabilia, renderanno omaggio alla maschera immortale di Antonio De Curtis e testimonieranno come i Legnanesi oggi non conoscono confini.

Il 6 aprile un altro grande ritorno, grazie al nuovo spettacolo di Enzo Iacchetti. Qui l’attore esprime il suo desiderio di comunicare parole e musiche nel puro stile teatro canzone.
Solo in scena, Iacchetti è prigioniero dell’attualità e vuole liberarsi dai dubbi che lo affliggono su progresso, amore, amicizia, emigrazione, religione offrendoci un’ultima ipotesi di rivoluzione in “Libera nos Domine”.

“Siamo ormai giunti alla ventottesima Stagione Teatrale, ma ogni volta che nasce un nuovo cartellone è un piccolo miracolo che si rinnova. Ogni Stagione è un atto di fiducia – commenta Davide Barbavara, presidente del Circolo Culturale Don Bosco -: fiducia che i testi classici continuino a parlarci, che le nuove proposte sappiano emozionarci. Fiducia che il nostro pubblico ci segua ancora con entusiasmo e calore. Spettacoli, attori e compagnie sono l’aspetto più evidente in cartellone. Ci sono però altri co-protagonisti ‘nascosti’, senza i quali non si farebbe nulla. Sono i nostri volontari, sponsor e sostenitori dell’Excelsior, ai quali va il nostro primo applauso”.