di Gianluca BERNARDINI

Suburbicon-film-george-clooney-1

California Anni ’50, nel sobborgo felice di Suburbicon, dove prosperano benessere e felicità, arriva a prendere dimora una nuova famiglia «bene», ma per la prima volta di «colore». La notizia crea immediatamente scalpore e mentre ci si organizza per evitare tale «disgrazia», accade l’inverosimile a casa di Gardner Lodge (Matt Damon). La moglie Rose (Julianne Moore, bravissima nel doppio ruolo anche di Margaret), rimasta paralizzata in seguito ad un incidente, viene uccisa da due misteriosi personaggi. La sorella gemella Margaret, da sempre con loro in casa, dovrà occuparsi ora del cognato e del nipote Niky (Noah Jupe). Ma, mentre tutti si concentrano sui nuovi «pericolosi» vicini, è il mistero dei Lodge a mettere in subbuglio l’apparente tranquillità della cittadina. Scritto dai fratelli Coen e diretto da George Clooney, «Suburbicon» è stato presentato all’ultimo Festival di Venezia. Una vera e propria black-comedy, capace di farci sorridere su temi importanti come quello dell’accoglienza e dell’integrazione. Soprattutto in questo tempo in cui l’America, ma non solo, sembra rivivere delle medesime problematicità di un tempo. Basato, infatti, sugli avvenimenti che si verificarono a Levittown, in Pennsylvenia, il film mette in luce quelli che possono essere molti dei nostri attuali pregiudizi su chi non viene dal nostro mondo, non ha la nostra cultura e nemmeno il colore della nostra stessa pelle. Il male, così crediamo, viene sempre da lontano. Quando, invece, a volte si radica molto più facilmente dentro di noi. Una riflessione sul sogno americano, ma anche sulla nostra stessa realtà, che spesso conserva dietro l’apparenza molti scheletri nell’armadio. Attraverso un godibile umorismo nero nonché una fotografia piuttosto patinata, «Suburbicon» racconta le ombre di una società votata al benessere. Unica speranza sembrano essere le giovani generazioni. Se non ripeteranno, però, gli errori dei loro antenati.

Temi: benessere, felicità, famiglia, pregiudizi, razzismo, accoglienza, integrazione, bene-male.