di Gianluca BERNARDINI

Fortunata

Ci sono persone che «zoppicano» nella vita, che fanno fatica a camminare diritte, ma che non mollano nonostante tutto e puntano decise alla meta. Una di queste è «Fortunata» (Jasmine Trinca, premiata a Cannes nella sezione «Un Certain Regard»), parrucchiera a domicilio nella periferia di Roma. Separata da un marito (Edoardo Pesce) che ancora la tormenta e la minaccia con le sue improvvise comparse, supportata però dall’affetto di Chicano (Alessandro Borghi), vicino di casa e tossico che si prende cura della madre malata psichica, Fortunata vuole comprarsi un negozio tutto per lei. È il suo sogno che condivide con la piccola figlia Barbara (Nicole Centanni, interprete perfetta) che ama da morire. In mezzo l’incontro con lo psicoterapeuta della bambina, Patrizio (Stefano Accorsi) che in maniera non professionale si avvicina sempre più al mondo di Fortunata, fino a far esplodere una reale passione. Sergio Castellitto mette in scena un dramma popolare, scritto dalla moglie Margaret Mazzantini, che grazie alla regia e alla bravura degli attori ne esce in qualche modo vincente. Un racconto di «disperati» che cercano una via possibile di riscatto, quella che proprio sembra non arrivare mai, in cui anche gli imprevisti più promettenti nascondono, spesso, spiacevoli sorprese. Ci sono «passati» irrisolti che pesano oppure «colpe» pronte ad affacciarsi all’orizzonte. Eppure negli occhi di Fortunata c’è anche un desiderio di bene, quello che alla fine sembra non riesca mai a conquistare. Perché? Non c’è una vera riposta a un quesito del genere. Certo per alcuni il destino sembra essere infelice o alquanto difficile, senza una particolare ragione. Altri sembrano fatti apposta per prendere scelte sbagliate. La commistione tra le due cose non può, però, che portare a inevitabili tragedie. Attraversarle, tuttavia, a volte rende più forti. Castellitto si affida al rimando (neanche troppo velato) della tragedia di Antigone. Anche Fortunata sembra essere imprigionata nella sua «triste» grotta che pare non avere, purtroppo, nessuna via di fuga. Ma anche per lei, in fondo, osiamo immaginare, valga il detto: «La speranza è la ricchezza dei poveri».

Temi: famiglia, amore, fortuna, donna, sogni, destino, aspirazioni, tragedia, disperazione, vita.