Ora nelle nostre sale il nuovo film di Andreas Dresen, in cui la resistenza al nazismo si fa prima di tutto attraverso l'amore.

Di Gabriele Lingiardi

Berlino 1

Berlino, estate ’42. Il titolo italiano esplicita con la freddezza di un’indicazione di sceneggiatura il luogo, la stagione e l’anno in cui si svolge la vicenda. Il titolo tedesco del film, traducibile “Con amore, la vostra Hilde” svela la struttura a ricordo della sceneggiatura e la protagonista: Hilde Rake. Una giovane coraggiosa. Insieme al marito Hans Coppi si è unita all’Orchestra rossa, un gruppo di resistenza nazista sviluppatosi in Germania. Se dovesse esserci un seguito spirituale de La rosa bianca, che narrava le gesta di Sophie Scholl, questo potrebbe essere proprio Berlino, estate ’42.

Il cinema ha spesso raccontato storie di eroismo durante la Seconda guerra mondiale, è invece meno frequente vedere rappresentata la resistenza interna al nazismo. Anche se il risultato finale non è certo un film innovativo, con qualche lungaggine di troppo, durante la visione si può apprezzare una buona recitazione, ma soprattutto la capacità della regia di Andreas Dresen di rendere in tutto il loro eroismo il sacrificio di questi giovani. Come i movimenti di un respiro il film si sposta nel carcere in cui è imprigionata Hilde, catturata dalla Gestapo e in attesa di una sentenza, all’esterno più solare dei ricordi della vita berlinese giovane e piena di amori. Hilde partorisce un bambino in prigione. Denutrita deve lottare per tenerlo con sé, pregando di avere latte a sufficienza. Fuori, nei ricordi, ci sono le giornate trascorse ad amoreggiare e a strutturare un’opposizione non come attivisti politici, ma come persone perbene.

Si potrebbe vedere Berlino, Estate ’42 anche come una storia d’amore. O meglio di amori. Quello romantico. Quello di madre verso il proprio bambino che dà la forza di resistere anche di fronte a una condanna a morte. Ma soprattutto quello verso la propria decenza umana, l’istinto di essere fedeli ai propri ideali pur senza la certezza di raggiungere i risultati sperati e a costo di perdere tutto. Le vite illuminate della Seconda guerra mondiale, sembrano sempre meno un ricordo storico importante, sempre di più una bussola per orientarsi in questi tempi folli di corsa alle armi.

 

Temi: resistenza, guerra mondiale, giovani, ideali, amori, nazismo,