Un evento tra cinema, sport e inclusione al CineTeatro Cardinal Ferrari in vista delle Olimpiadi e Paralimpiadi Invernali 2026.
di Giovanni Bonzanino
GALBIATE (LC) – Una mattinata di emozioni, riflessioni e testimonianze autentiche ha coinvolto centinaia di studenti al CineTeatro Cardinal Ferrari di Galbiate, dove il 1° ottobre si è svolto l’incontro con due ospiti d’eccezione: Simone Barlaam e Riccardo Cardani, atleti paralimpici italiani che hanno condiviso le loro storie di vita e di sport con le scuole del territorio.
L’evento, promosso da ACEC Milano in collaborazione con Giffoni Experience e con il contributo di Regione Lombardia, è il primo appuntamento del progetto Le Olimpiadi della Cultura nelle Comunità, un’iniziativa che punta a creare ponti tra il mondo dello sport, quello del cinema e i giovani, attraverso i valori dell’inclusione, del fair play e della resilienza.
Sul palco, moderati dal giornalista Sabato Romeo, Barlaam e Cardani hanno raccontato con sincerità e carisma i propri percorsi sportivi, le difficoltà incontrate – dalla disabilità alle pressioni psicologiche – e l’importanza di non arrendersi mai. Gli studenti hanno potuto porre domande dirette, toccando temi profondi come il bullismo, l’accettazione di sé e la forza di reagire.
«Le prese in giro? Spesso arrivano da chi è in difficoltà», ha spiegato uno degli atleti, invitando i ragazzi a parlare con qualcuno di cui si fidano – un amico, un insegnante, un genitore – per non rimanere soli di fronte agli attacchi.
Quando si parla di disabilità, entrambi gli sportivi hanno sottolineato come accettarla significhi abbracciare la sfida e riscoprire la propria normalità, anche attraverso nuove passioni. Riccardo Cardani ha ricordato il momento difficile dopo l’incidente che gli ha fatto perdere l’uso del braccio destro: «Non potevo più suonare, ed è stato devastante. Ma adattandomi, sono riuscito a tornare a farlo. E la soddisfazione è stata enorme».
Le medaglie? «Emozionano, certo – hanno detto – ma il vero premio è lo sport stesso: la voglia di migliorarsi, di mettersi alla prova, di superare ostacoli, anche quando sembrano insormontabili».
Un messaggio chiaro e potente, arricchito dalla narrazione di vite che vanno ben oltre lo sport: musica, arte, studio, esperienze che hanno contribuito alla formazione di persone prima ancora che di atleti.
Con questa iniziativa, le Sale della Comunità della Diocesi di Milano diventano luoghi di incontro e crescita, dove storie ispiranti come quelle di Simone e Riccardo possono aiutare i giovani a guardare la realtà con occhi più aperti e consapevoli. Si ringraziano per la collaborazione DMTC e il CSI Comitato di Lecco.