Un reportage sull'atmosfera che si è respirata durante le delicate edizioni di Cinè e degli SDC Days. Osserviamo i film di prossima uscita e tracciamo temi e suggestioni comuni.

Fabio Valle

Cinè

Nei listini presentati a Cinè, appuntamento estivo delle giornate del cinema dedicato alla presentazione dei prodotti cinematografici ai vari distributori delle sale italiane, a cui ha partecipato anche ACEC, il fulcro reale dei prodotti presentati è proprio la famiglia. Partendo dalla commedia e arrivando agli angosciosi horror e thriller (che quest’anno sono davvero tanti!) sono stati presentati prodotti veramente sublimi ma anche controversi che sembrano interessare alle sale della comunità considerando il lavoro d’essai e di cineforum che si tenta di creare con la proiezione in sala di specifici prodotti grazie anche alle loro tematiche che ne permettono e stimolano la riflessione. 

Quello che viene mostrato nelle nuove uscite è quasi sempre un rapporto materno o paterno sotto varie sfaccettature.  

Lo si vede osservando le future uscite. Verrà presentato a Venezia “The son” con protagonisti del calibro di Anthony Hopkins e Hugh Jackman in un dramma familiare che comprende ben tre generazioni, in quello che è un ideale seguito del film: The Father uscito nel 2020 sempre opera di Zeller. 

Un’ altra opera degna di menzione è il nuovo film di Hirokazu Kore-eda :“le Buone Stelle: Broker”, con protagonista l’acclamatissimo attore di Parasite: Song Kang-Ho. Il film è stato presentato a Cannes e racconta una storia di una famiglia un po’ bizzarra, ambientata in Corea e avente come tema secondario i suoi problemi nel sistema delle adozioni. 

Di pari passo con i drammi familiari c’è un altro filo conduttore importante, quello della musica: questi intrecci danno luce ad alcune storie da tenere sotto controllo come nel caso di una storia complicata tra padre e figlio, entrambi direttori d’orchestra che arriveranno a scontrarsi per un posto alla scala di Milano raccontata in un vero e proprio dramma familiare a lieto fine. 

Ma può la musica salvarti da un dramma familiare? Proveranno a raccontarcelo con il film: “La Traviata” commovente storia di quattro fratelli che dopo la malattia della madre e una difficile situazione economica affronteranno un percorso di rinascita grazie al canto. 

Ed è qui che entra in gioco rinascita, la speranza e la voglia di combattere per quello che si ama, svariati temi di cui si sente parlare frequentemente in questo periodo post-pandemia e che per certi versi riprendono sempre la famiglia in molti dei titoli che ci sono stati presentati. Potrebbe essere una valida sorpresa“On The Fringe”, anch’esso presentato al Lido di Venezia, che ci racconta di una lotta allo sfratto di una famiglia spagnola, con protagonista Penelope Cruz.  

La particolarità di questa edizione di Cinè, emersa anche negli SDC Days, è anche la volontà di portare in sala molto meno i temi riguardanti le tragedie e le guerre concentrandosi pienamente su alcuni temi “confort” per riportare il cliente nelle sale e farlo sentire come se fosse a casa; infatti, non mancano i grandi temi sociali affrontati in chiave ironica con le svariate commedie alla francese. Una risposta alla voglia di leggerezza.

A tutto ciò non mancheranno ovviamente i grandi blockbuster, come Avatar per esempio, su cui l’intera filiera punta per una grande ripartenza. Sul lato marketing si prospetta una ripartenza a 360º con collaborazioni da tutta la filiera, persino con grandi youtuber italiani per portare anche la fetta dei più piccoli in sala.

Ma un’ultima cosa su cui vorrei soffermarmi è la presentazione del listino di alcune produzioni italiane dal sapore internazionale, ma soprattutto moltissimi ospiti per presentare quelli che sono i lavori di punta.
Degni di nota? Michele placido con il suo film sulla storia di Caravaggio, raccontata attraverso una promettente performance di Scamarcio. 

Oppure una nuova opera di di Gianni Amelio, raccontando una storia di omofobia e ingiustizia attraverso il racconto del processo Braibanti avvenuto verso la fine degli anni ‘60. 

In generale l’aria che si è respirata a Cinè e agli SDC Days è un’aria di rinascita, ripartenza; una convention piena di obiettivi per riportare in sala il pubblico in tutte le sue sfaccettature. Infatti, i listini presentati non mancano di strategie marketing a volte davvero intricate per riuscire a coinvolgere tutti. Quello che la filiera sta facendo è portare l’ambiente di casa nelle sale e lo sta facendo attraverso una comodità mai vista prima: si parte dalle poltrone massaggianti e si arriva alle centinaia di varietà di cibi per gli esercenti. Funzionerà? Lo scopriremo alla prossima edizione di Cinè!