Sabato 16 giugno al Teatro Osoppo di Milano

Teatro_Piacenza

Il GATAL (articolazione territoriale della Federgat storicamente attiva su Milano) organizza anche quest’anno la FESTA DELLE FILODRAMMATICHE, manifestazione di punta che il Gruppo di Attività Teatrali Lombardia promuove a conclusione delle attività dei primi sei mesi del 2018.

Per gli affiliati è un’attesa occasione di aggregazione, di conoscenza, di scambio di esperienze e di approfondimento delle tecniche teatrali: propaganda il ruolo e la funzione dell’attività del Teatro Amatoriale, riaffermando i valori ed i principi che muovono tutti coloro che vi si spendono. Sabato 16 giugno si prospetta quindi un momento di festa che vuole coinvolgere tutti gli amici delle compagnie amatoriali, iscritte e non all’Associazione.
Quest’anno, come da volantino allegato, la Festa si svolgerà sabato 16 giugno 2018, al teatro Osoppo di Milano (via Osoppo 2), con lo spettacolo L’ANNUNCIO A MARIA di Paul Claudel, per la regia di Antonio Zanoletti.

La scelta del titolo di Claudel non è stata casuale: vuole essere un omaggio e un ricordo a Roberto Zago, che lo ha messo in scena tre volte, alla presenza di tre Arcivescovi milanesi.
Il cast che lo interpreterà è formato da componenti di ben 10 compagnie Gatal, con la esperta e appassionante regia di un grande amico del teatro amatoriale qual è Antonio Zanoletti.
Insomma, gli ingredienti per una bellissima serata ci sono tutti.
Gli amici del Gatal vi aspettano!

L’ANNUNCIO A MARIA
Negli anni giovanili, Claudel, legge per caso opere di Rimbaud -suo vero padre spirituale come egli stesso dirà- provocando in lui un completo rivolgimento e dandogli “l’impressione viva e quasi fisica del soprannaturale” come ebbe a dire più volte.
Sicché, perduta la fede, a 18 anni, improvvisamente si converte al Cattolicesimo mentre ascolta il Magnificat a Notre-Dame il giorno di Natale del 1886, e si accosta al sacramento della comunione, dopo un sofferto lavoro interiore di quattro anni. Poeta, autore teatrale e saggista francese, avviato alla carriera diplomatica, maturò quella conversione al cattolicesimo che doveva contrassegnare a fondo la sua opera creativa e la sua stessa vita. 
 (Note di regia di Antonio Zanoletti)