di Gianluca BERNARDINI

TITOEGLIALIENI

«Quando si perde la memoria, si smarrisce anche l’identità e la realtà si ricompone e assume caratteristiche nuove». Sarà per questo forse, secondo Paola Randi, regista e sceneggiatrice di «Tito e gli alieni», che «il professore» (Valerio Mastandrea), da quando ha perso moglie, passa le proprie giornate isolato nell’Area 51 del deserto del Nevada, sdraiato su un divano ad ascoltare il suono dello spazio, in cerca della voce «smarrita» della sua amata. Un progetto di lavoro segreto per il governo degli Stati Uniti, ma soprattutto «un rifugio» lontano da tutti e dal mondo, interrotto dalla presenza della giovane Stella (Clemence Poesy), wedding planner per matrimoni di turisti a caccia di alieni. Finché un giorno, in questo paesaggio lunare, approdano da Napoli i nipoti del professore, ormai orfani, che gli vengono affidati (con tanto di video-testamento) dal fratello morto prematuramente: il piccolo Tito (Luca Esposito) e l’adolescente Anita (Chiara Stella Riccio). Due «meteore» che, non solo scombussoleranno la quotidianità dello zio, ma letteralmente metteranno in discussione la sua umanità, sepolta forse troppo presto con la sua «dolce metà». La Randi porta così in scena una piccola e deliziosa storia di fantascienza (sua vera passione) capace di indagare il tema del lutto e della sua rielaborazione, con quel tocco di poesia e fantasia davvero singolari. Al centro vi mette la famiglia con la questione degli affetti e della loro mancanza: quando si perdono come è possibile affrontare ancora la vita? In quale galassia, forse, o «altrove» potremo ritrovarli? Saranno gli alieni a darci una risposta o piuttosto li scoveremo nei ricordi, facendone «memoria»? Oppure? Domande a cui tutti, prima o poi, capita di affrontare nel corso della propria esistenza, alle quali il racconto cerca in qualche modo di rispondere, esorcizzando la morte stessa col sorriso sulle labbra e la leggerezza nel cuore. Cose non da poco per essere un film.

Temi: lutto, dolore, famiglia, affetti, alieni, spazio, fantascienza, speranza, ricerca, memoria.