Iniziamo il nostro viaggio esplorando e conoscendo le sale di comunità della Lombardia. Vogliamo intervistare volontari, gestori di sale, ma anche semplici spettatori... per potere dire "questa è la mia sala!" Oggi abbiamo parlato con Stefania Mazzucco, volontaria del Cinema San Luigi di Corsico.

Cineteatro San Luigi Corsico

Iniziamo il nostro viaggio esplorando e conoscendo le sale di comunità della Lombardia. Vogliamo intervistare volontari, gestori di sale, ma anche semplici spettatori… per potere dire “questa è la mia sala!”

Oggi abbiamo parlato con Stefania Mazzucco, volontaria del Cinema San Luigi di Corsico.

Ciao Stefania, ci racconti come hai conosciuto il cinema San Luigi?

Non ho mai frequentato assiduamente l’oratorio ma, quando avevo 18 anni un’amica mi ha invitato a provare a fare il servizio alla biglietteria. Da allora non ho più smesso. Man mano che cresceva il cinema siamo diventati un vero e proprio gruppo, sono passata quindi alla gestione del servizio sala e, 5 anni fa, mi sono trovata in un ruolo di supervisione e di gestione delle attività della sala di comunità.

Come definiresti in un aggettivo la vostra sala?

Famigliare! Ci piacerebbe che il San Luigi non fosse un grosso anonimo, ma un luogo in cui sentirsi a casa conoscendo le persone che gli permettono di “reggersi in piedi”.

Come definireste il vostro “stile”?

Siamo una sala per tutti, cerchiamo di accontentare tutti i nostri tipi di pubblico. Nel mese cerchiamo di variare il più possibile l’offerta: cerchiamo sempre il film di qualità artistica, lo alterniamo, quando si può, con i film per famiglie e con qualche proposta più “leggera”.

Ci racconti in breve la storia del Cinema San Luigi?

Noi operiamo all’interno di un oratorio nato nel 1904, la sala è nata anni ’30. Negli anni si sono alternate chiusure (durante la guerra) e riaperture. Tra alti e bassi il teatro è sempre stato una nostra costante, l’oratorio aveva due compagnie teatrali negli anni ’80 e si faceva tanto teatro, non solo cinema. Nel 2015 abbiamo dovuto affrontare dei lavori alla struttura dell’oratorio e successivamente degli adeguamenti della sala alle norme di sicurezza. Questi lavori si sono sommati all’impegno economico per la digitalizzazione. Insomma: non avevamo i soldi per riaprire! Per fortuna siamo riusciti a vincere sia un bando della Fondazione Cariplo che uno di Regione Lombardia. Siamo quindi riusciti a riaprire a ottobre!

Il cinema è fatto di persone, e così anche le Sale di Comunità, ci parli del lavoro degli altri volontari?

Per fortuna abbiamo tantissimi volontari: abbiamo circa 20 cassieri, 50 addetti al servizio sala, e 4 proiezionisti. Non dimenticherei neanche i volontari che lavorano al bar dell’oratorio che, quando ci sono le proiezioni, diventa anche bar del cinema. Inutile dire che senza queste persone non potremmo fare niente.

Voglio ricordare in particolar modo coloro che sono “volontari da una vita”, pensionati di 80 anni che si prestano a fare quello che, chi lavora mattino e pomeriggio, non può fare.  Pensa che il meno giovane dei proiezionisti ha 80 anni ed è una delle persone più disponibili su questa terra, è veramente un tuttofare che ci aiuta a risolvere molti problemi! Infine abbiamo una signora che ogni settimana si occupa di pulire i bagni, a cui non possiamo che mandare i nostri più grandi ringraziamenti. Un lavoro spesso “nascosto” ma fondamentale per offrire una bella esperienza al nostro pubblico.

Mi racconti di un’iniziativa originale o non convenzionale che avete fatto e che volete condividere con noi?

Abbiamo ancora un vecchio proiettore a pellicola che non abbiamo mai voluto buttare e che attira sempre molto interesse. Quando possiamo, portiamo chi lo desidera dietro alla cabina di regia e proviamo a spiegare i segreti del cinema. È un bel modo per creare un rapporto “caldo” con il nostro pubblico che vada anche oltre la sala e diventi un rapporto di “amicizia uno a uno”.

C’è un film a cui la sala è più affezionata? Uno a cui la storia della sala si è particolarmente legata…

C’è un film che ha lasciato un bellissimo ricordo a tutti, è Titanic. Il successo più incredibile che abbiamo mai avuto. La domenica pomeriggio alle 3 avevamo finito tutti i posti per la prima proiezione, abbiamo dovuto giurare alla gente in coda di aggiungere una seconda proiezione alle 6. Non siamo legati tanto al film ma al ricordo di quella giornata.

Quanti posti ha il Cinema San Luigi?

È una sala medio-piccola, abbiamo 200 posti

Quando programmate?

Riusciamo a garantire la programmazione venerdì, sabato e  domenica sera, spesso facciamo anche teatro, non solo cinema!

Ci racconti il momento più bello che vi è capitato di vivere all’interno della sala?

Penso che momento più bello sia sempre l’applauso dei bambini a fine film. Lo viviamo sempre come il più sentito dei ringraziamenti. Un momento veramente emozionante!

Quali sono gli obiettivi futuri?

Vogliamo mantenerci come un punto di riferimento per comunità, in particolar modo vorremmo raggiungere ancora di più gli anziani, che magari hanno difficoltà a fare grandi viaggi. Vorremmo che anche loro si sentissero “aggiornati” senza dovere fare troppa fatica.