Gianluca Bernardini racconta Bene ma non benissimo, un progetto cinematografico contro il bullismo curato e diretto da Francesco Mandelli

di Gianluca Bernardini

bene ma non benissimo

Ci sono opere prime che hanno, forse, tutti i difetti della prima volta, ma che hanno, comunque, il pregio della freschezza che incuriosisce e, tutto sommato, si fa apprezzare.

Accade così con Francesco Mandelli (lo ricordiamo certo per «I soliti idioti») che, all’alba dei quarant’anni, confeziona un film a misura dei ragazzi. «Bene ma non benissimo», presentato alla Festa del cinema di Roma ad «Alice nella città» nella sezione Panorama Italia, giunge così in sala con una storia di bullismo a lieto fine, pronta a far discutere i giovani, ma non solo, su uno dei temi più «attenzionati» al giorno d’oggi.

Protagonista della storia è Candida (la talentuosa Francesca Giordano), una brillante teenager siciliana, fan del rapper Shade, paffutella ed estroversa che, orfana di madre, è costretta ad emigrare a Torino con il padre, per questioni di lavoro. In classe avrà modo di confrontarsi con compagni meno socievoli dei suoi compaesani e con il «solito» gruppo di «bulli» che in particolare se la prendono con il timido e riservato Jacopo (Yan Schevchenko), nonché con lei che, nel frattempo, ultima arrivata, riuscirà a entrare in una relazione di amicizia con lui.

Un racconto che mette al centro non solo il fenomeno del momento, ma soprattutto in positivo la caparbietà e il coraggio di Candida che, senza remore, si porterà dalla parte del più debole per lottare. A darle una mano Shade (qui in un cameo) che, con le sue canzoni, come quella che dà il titolo al film, verrà in soccorso alla ragazzina anche in uno dei momenti più cruciali della storia. Un lungometraggio, dunque, non banale, forse un po’ troppo televisivo, che sa coinvolgere, pensiamo, molto bene i ragazzi. Merita un accenno la fotografia che porta in risalto la luce e la bellezza della terra siciliana, come la costa di Terrasini.

Da proporre, non solo a scuola, al giovane pubblico perché non si smetta di riflettere sul valore della diversità e del rispetto dell’altro. A partire dai proprio coetanei.

Temi: bullismo, amicizia, famiglia, affetti, radici, scuola, lotta, coraggio, difesa, rispetto.