Dal bando regionale concesse consistenti risorse che sosterranno l’adeguamento tecnologico, la messa in sicurezza e l’aumento del confort per il pubblico. Don Bernardini (Acec Milano): «Un importante supporto alla nostra missione»

Di Gabriele Lingiardi

San Fedele

Per offrire i propri servizi le Sale di comunità devono affrontare quotidianamente ingenti spese. Cinema, teatro, conferenze ed eventi rendono la Sala un luogo dinamico, un polo culturale piccolo, ma essenziale per offrire occasioni di incontro e di crescita come cittadini. Sono numerosi i lavori da affrontare ogni anno: dagli adeguamenti alle norme di sicurezza, dal miglioramento tecnologico e del confort fino ai naturali lavori di riqualificazione degli immobili più antichi.

Regione Lombardia è venuta incontro a queste esigenze tramite il bando dedicato all’adeguamento di sale destinate ad attività di spettacolo di cui, nei giorni scorsi, sono arrivati i risultati. Il dato è molto positivo per le Sale di comunità Acec (Associazione Cattolica Esercenti Cinema) di tutta la regione, che hanno ricevuto un totale di contributi concessi ammontanti a circa 1.800.000 euro: di questo, ben 1.455.000 euro sono i finanziamenti ricevuti dalle sole Sale di comunità della Diocesi di Milano. Una cifra pari al 36% della dotazione totale (4.300.000 euro), di grandissimo valore per il proseguimento delle attività quotidiane. Rispetto all’edizione del bando precedente – che aveva una divisione in capitoli, uno per l’impresa privata e uno per gli enti ecclesiastici -, quest’anno tutti i richiedenti concorrevano sotto una stessa voce. Nonostante questo cambiamento, le risorse arrivate alle sale di comunità nell’anno corrente sono aumentate di circa 500 mila euro rispetto all’edizione precedente, coinvolgendo più di venti esercizi ammessi a ricevere i contributi. I fondi andranno generalmente a coprire i costi di adeguamento tecnologico relativo alla proiezione cinematografica in digitale, la messa in sicurezza delle sale con un conseguente aumento del confort per il pubblico. Va ad aumentare anche il numero di esercizi che offre accessibilità per le persone con disabilità (una forte priorità per le sale Acec), con lavori di riqualificazione necessari, ma spesso onerosi.

Ci sono casi di riaperture, come racconta don Angelo Fontana, parroco di San Luigi a Lurate Caccivio: «Abbiamo ottenuto 200 mila euro per il restauro del cinema Pax, chiuso da quattro anni. Abbiamo cercato più volte di riaprirlo, ma non avevamo i fondi per coprire le spese. Tutta la comunità civile, non solo quella religiosa, ha beneficiato della Sala. Il nostro compito, seguendo anche l’insegnamento del cardinale Scola, è infatti la promozione della cultura in tutte le sue declinazioni, non solo quella religiosa. La possibilità di riaprire è quindi un segnale significativo per il nostro territorio e sono convinto sia così anche per le altre Sale».

Estremamente soddisfatto anche don Gianluca Bernardini, presidente dell’Acec di Milano: «Ancora una volta un grande risultato per le nostre Sale. Voglio ringraziare la Regione e in particolare Stefano Bruno Galli, assessore all’Autonomia e Cultura, per questa possibilità. Attingere a tali risorse è per noi motivo in più per credere nella nostra missione e investire con fiducia su di essa. Siamo presidi culturali nonché strumenti pastorali, a volte unici in tanti territori, e desideriamo esserlo sempre più a servizio delle comunità cristiane e della gente che abita le nostre stesse realtà».