In un mondo e in una società permeata dalla connessione continua e dalla socialità spinta, tra il reale e il virtuale, è quanto mai necessario un film-riflessione come Il mio profilo migliore. Parliamone con un film!

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«Per una come me i social sono sia il naufragio sia la zattera di salvataggio… Fluttuiamo nel virtuale», così riferisce alla propria psicoterapeuta Claire Millaud (Juliette Binoche, in un ruolo perfetto per lei), la protagonista de «Il mio profilo migliore» di Safy Nebbou. Tratto dal romanzo di Camille Laurens Celle que vous croyez (Quella che vi pare, 2016), il film, presentato allo scorso Festival di Berlino, narra la storia di un’affermata cinquantenne, insegnante universitaria, che dopo essersi separata dal marito, con due figli, intrattiene una relazione «virtuale» con un ragazzo, spacciandosi per una ventenne.
Incontrato su Facebook, per spiare il suo amante, Alex (François Civil), diventerà per lei una nuova possibilità di sentirsi viva, giovane, attraente come non lo è, forse, mai stata. Il pericoloso gioco, sebbene piacevole, metterà in atto sentimenti «veri» che non lascerà indenni nessuno. Un racconto drammatico, con tinte thriller, ben costruito e molto attuale che sorprende, soprattutto nella prima parte, per le verità messe in scena: queste nuove tecnologie, pur utili e necessarie, fanno emergere, come sottolinea il regista, anche inedite patologie di cui sempre più bisogna oggi prendere atto. Poiché il confine tra ciò che è reale e virtuale è davvero flebile e, a volte, persino impercettibile. Ci si può aprire al mondo, ma anche restare in qualche modo schiacciati da esso. Un monito, forse, ma anche una possibilità di fare una riflessione a voce alta su quanto ci sta accadendo attorno. Perché noi siamo immersi, volenti o no, in questa realtà sociale e mediatica che intreccia pure le nostre stesse esistenze, come quella del resto di Claire, più di quanto possiamo credere.
Da cineforum, ma anche da vedere con qualcuno a cui vogliamo «davvero» bene.

Temi: virtuale/reale, social, amore, sesso, relazione, verità, menzogna, donna.