È ancora possibile recuperare sulle piattaforme streaming di "espansione della sala" (come Mio Cinema) il nuovo film di Francesco Bruni: Cosa Sarà. Una storia dalle tinte autobiografiche che riesce a parlare con toni leggeri di argomenti difficili.

di Gianluca Bernardini

Cosa sarà

In ospedale uno ci dovrebbe venire per guarire, non per morire! Altrimenti che senso ha?”. Così afferma Bruno Salvati (Kim Rossi Stuart), regista di film di poco successo, che si trova improvvisamente gravemente ammalato, colpito da una forma di leucemia, in attesa di un possibile trapianto di cellule staminali. Separato e con due figli, il mondo sembra quasi crollargli addosso nel momento in cui tocca con mano la propria fragilità e i conti con il passato sembrano riemergere con più forza.

Inizia così l’iter che molti, purtroppo, in simili condizioni devono intraprendere quando la malattia si presenta alle porte: esami, dottori, trafile, timori, ansie nonché dolori nel fisico e nell’animo. Niente viene risparmiato, i dubbi e gli errori vengono a galla, le domande senza risposta gironzolano per la testa. Ma si può anche risalire, poco a poco, grazie alla caparbietà di bravi medici e l’affetto dei propri cari, come nel caso di Bruno che inizia così il suo percorso di “rinascita”. Il regista Francesco Bruni, che ha lottato contro la mielodisplasia, s’ispira così alla sua storia personale e fa del racconto un mix di emozioni.

Si ride e si piange nel suo film, come forse accade in chi ha dell’ironia in corpo quando si trova ad affrontare situazioni difficili nella vita. Il dramma resta sempre tra le righe, ma non mancano i momenti buffi e quelli interlocutori che aiutano a riflettere sul senso della propria esistenza. Il regista romano, cresciuto però a Livorno, torna così alla regia (dopo Tutto quello che vuoi, del 2017) con una storia molto personale, ma lo fa con una certa intelligente “autoironia” (come quando sbatte contro le cose senza un reale motivo) che riesce ad alleggerire la pesantezza del tema. Un film uscito in sala per poco tempo, dopo il Festival di Roma, che possiamo trovare ora, purtroppo, solo in streaming. Senz’altro da recuperare in futuro in un contesto di cineforum.

Temi: malattia, affetti, ospedale, famiglia, rinascita, morte, vita, senso dell’esistenza