Sabato 9 aprile si è svolta l’assemblea dei soci dell’ACEC di Milano. Ospitati dal Cineteatro Lux di Sacconago (frazione di Busto Arsizio) gli esercenti di 40 Sale della Comunità si sono ritrovati per fare il punto sull’operato dell’associazione e confrontarsi sugli scenari futuri.

di Gabriele Lingiardi

Assemblea Acec Milano 2022

Quello che è trascorso è infatti un anno di forte crisi per il settore culturale. Ci sono segnali incoraggianti, come la rinascita del teatro e dello spettacolo dal vivo. Soffocati dal lockdown stanno vivendo in questi mesi una ripresa molto più rapida del previsto, trovando l’interesse e l’apprezzamento del pubblico. Più complessa la situazione del cinema che, nonostante i listini siano pieni di ottime opere, molte delle quali premiate in importanti festival o agli Oscar, fatica a ritornare ai numeri del 2019.

Il Presidente Nazionale dell’associazione Gianluca Bernardini ha sottolineato l’importante compito di presidio culturale svolto dai cineteatri, ma soprattutto dai volontari che prestano il loro tempo e il loro ingegno per portare un’offerta culturale dal centro alle periferie della Diocesi.

Per Angelo Chirico, responsabile della programmazione per ITL Cinema, nella visione dei padri fondatori che hanno immaginato e costruito le Sale della Comunità c’è parte della soluzione per uscire dalla situazione di stallo: la natura agile e creativa delle esperienze ACEC. Ovvero creare spazi, luoghi per la comunità, che siano qualcosa di più che semplici sale. Un’approccio polifunzionale, che si adegua alle esigenze del momento senza rigidità, ma con coraggio.

Cuore dell’assemblea è stato anche l’intervento video di Simone Gialdini, direttore generale delle associazioni di categoria ANEC – ANEM, che ha fatto il punto sui temi politici affrontati in queste settimane dal Ministero della Cultura. Segnali importanti sono l’alleggerimento dei protocolli sanitari che interessano queste strutture di cultura, ma soprattutto le campagne di comunicazione istituzionali previste per la prossima stagione e l’arrivo dei sostegni promessi, per aiutare esercizi spesso gravati anche dai rincari energetici.

Misure sicuramente utili per la sopravvivenza del settore, ma di minore importanza rispetto alla presenza del pubblico e al suo gradimento dell’offerta proposta: gli spettatori sono e saranno sempre la parte fondamentale della struttura su cui costruire racconti e visioni originali e stimolanti.