Torna il festival "Aquerò - Lo spirito del cinema", arrivato alla seconda edizione. Tra le tante novità spicca un concorso per cortometraggi. Tema: "l'invisibile".

ITALIANO

Alla scoperta del “cinema dell’invisibile”, nella forma e nel contenuto. Quello che ha il coraggio di confrontarsi con le domande fondamentali (senso, bellezza, verità, giustizia), con profondità e/o leggerezza, che cerca, sperimenta, si mette in discussione.
Dopo il festival Aquerò nasce anche il concorso, riservato ai cortometraggi (massimo 15 minuti), con un tema importante e una giuria prestigiosa ed esigente, a rappresentare il meglio dell’editoria cinematografica tradizionale e di quella digitale: il direttore di Cineforum Adriano Piccardi, il direttore di FilmTv Giulio Sangiorgio, il direttore di MyMovies Giancarlo Zappoli e la giornalista e critico cinematografico Alessandra De Luca (Ciak e Avvenire), oltre al direttore artistico del festival e del concorso Fabrizio Tassi e il presidente di Acec Milano Gianluca Bernardini.

Aquerò va a caccia di nuovi talenti e idee. Ma soprattutto va alla ricerca di un cinema in grado di raccontare la dimensione interiore dell’uomo; di evocare il “trascendentale” come lo definisce Paul Schrader; di utilizzare le potenzialità creative e innovative del digitale per affrontare domande vecchie quanto il mondo; di ragionare di spiritualità, non in modo confessionale, ma laico, aperto, libero, curioso.

Aquerò è la parola utilizzata da Bernadette di Lourdes per indicare “quello/a”, l’apparizione a cui non riusciva ancora a dare un nome, l’invisibile che si faceva immagine. Una parola che sembra fatta apposta per evocare la presenza (l’incarnazione) di qualcosa che ci supera. Non vogliamo identificare uno stile o un modo di fare “cinema spirituale”, ma portare all’attenzione del pubblico film che adottano “quello sguardo” sul mondo e la realtà, che affrontano temi alti senza banalizzarli, che si aprono al mistero delle cose.

Il concorso è aperto a opere di ogni formato e genere, edite o inedite (ma realizzate dopo il 1 gennaio 2018), girate in alta definizione o col videofonino, realizzate da professionisti o aspiranti videomaker. C’è tempo per partecipare fino al 10 ottobre 2019. 
Tra tutti i film arrivati, saranno scelti i finalisti (minimo dieci, massimo quindici) che verranno proiettati in una serata ancora da stabilire, nel mese di novembre, in una sala cinematografica di Milano. Previsti per i vincitori anche dei riconoscimenti di merito artistico (1000 euro al primo e 500 al secondo), oltre all’opportunità di essere proiettati nelle sale Acec. Nella serata finale verrà assegnato anche il Premio del Pubblico.

Ed è proprio “l’invisibile” il tema principale del concorso cortometraggi, a cui sono chiamati a partecipare le autrici e gli autori residenti in Italia con film editi o inediti dalla durata massima di 15 minuti (prodotti dopo il 1° gennaio 2018). 
Il costo di iscrizione delle opere è di 15€ presso la piattaforma film freeway.

ENGLISH

Aquerò is looking for the “cinema of invisible”, in the form and in the content. Movies that have the courage to confront themselves with foundamental question (meaning, beauty, truth, justice), with depth or levity. To search, to experience, to question ourselves.

The second edition of Aquerò film festival present the international short movie competition, reserved for short movies (max 15 minutes), with a strong theme (the invisible) and an important jury representing excellence in entertainment journalism: Cineforum editor Adriano Piccardi, FilmTv editor Giulio Sangiorgio, MyMovies editor Giancarlo Zappoli, journalist and movie critic Alessandra De Luca(Ciak and Avvenire), and festival and competition artistic director Fabrizio Tassi with ACEC Milano president Gianluca Bernardini.

Aqueròhunts for talent, but mostly it is searching for a cinema that is able to narrate the inner dimension of man. To evoke the trascendental as defined by Paul Schrader; to use the creative power and digital innovation to face questions ancient like the world itself. To reason about spirituality, not in a confessional way, but secular, open, free, curious.

Aquerò is the word used by Bernadette of Lourdes to point “that”:  the apparition to wich she couldnt’ yet give a name, the invisible that became image. A word that seems made to evoke presence (the incarnation) of something beyond us. We do not want to identify a style or a way of doing “spiritual cinema”, but bring to public attention movies with an unique look on the world and on the reality. Movies that face “high” and complex themes without simplify it.

Aquerò’s competition is open to works of any format and genere, published or unpublished (but made after January 1st 2018), shot in high definition or in low definition (smartphone or other device), made by professional or aspiring videomakers. You have time to participate up to 10 october 2019.

Finalists (minimum ten, maximum fifteen) will be chosen among all the films that have arrived that will be screened in an evening yet to be established in a cinema in Milan. Winners will also receive awards for their artistic value (1000 euros for the first, and 500 for the second), as well as the opportunity to be screened in ACEC cinemas. On the final evening the “Audience Price” will be awarded.