Arriva la Licenza Ombrello: un abbonamento annuale per la trasmissione gratuita di musica, film e TV nelle sale parrocchiali e oratori che si paga direttamente alla SIAE.

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In un tempo in cui le immagini e la musica vorrebbero occupare ovunque i primi posti, occorre prestare attenzione agli obblighi cui è tenuta la parrocchia che intende trasmettere musica e proiettare film.

In passato la questione era circoscritta al pagamento del canone RAI per la radio e, successivamente, per la televisione, cui seguì la disciplina delle costose licenze commerciali per la trasmissione delle dirette del campionato di calcio di serie A nei saloni parrocchiali.

Nel frattempo la tecnologia divenuta meno costosa ha consentito agli oratori e ai centri pastorali di allestire sofisticati impianti audio (con annesso sistema di casse professionali) o di videoproiezione; ed ecco la proposta di sottoscrivere un abbonamento SIAE annuale forfettario per poter trasmettere in tranquillità la musica d’ambiente in qualsiasi occasione.

Poi, improvvisamente, dopo il canone RAI, le licenze dei canali a pagamento e i diritti SIAE in abbonamento, arriva il consorzio SCF (società consortile fonografici) che rivendica il pagamento dei cosiddetti “diritti connessi”. Questa volta non si tratta di pagare il diritto all’autore per poter autorizzare la sua opera (musica oppure opera cinematografica), ma quello “connesso” spettante agli interpreti, agli esecutori o ai produttori di fonogrammi (cd, dvd, file…).

Oggi arriva la proposta della Licenza Ombrello e il pagamento direttamente alla SIAE, con il modello 116/C, dei Piccoli Diritti Musicali (PDM) integrati nelle opere cinematografiche.

Non è forse ancora la soluzione definitiva, ma sicuramente è un’interessante offerta per le parrocchie che proiettano opere cinematografiche o propongono cineforum in modo assolutamente gratuito.

In alto, a sinistra, alleghiamo un approfondimento sulla Licenza Ombrello e una sintesi degli adempimenti necessari per la trasmissione audio-visiva in parrocchia.