Il Cinema Teatro Incontro di Besnate ha affrontato le conseguenze della serrata da Coronavirus per mettersi in viaggio verso una ristrutturazione radicale. Aiutati dal bando di Regione Lombardia Riccardo Checchin e il team di volontari stanno traghettando la Sala, che quest’anno compie 90 anni, nel futuro.

di Gabriele Lingiardi

Cinema Incontro Besnate 3

Che tipo di lavori avete in previsione per i prossimi anni?

A questo giro abbiamo voluto puntare sul miglioramento del design dei nostri ambienti, partendo proprio dai due Foyer d’ingresso e dai relativi servizi (risalenti ormai a fine anni 70). La nostra Sala ormai è in procinto di spegnere le 90 candeline e le varie “fasi” di ammodernamento si vedono stratificate nel tempo: uniformare ad esempio gli stili e i pavimenti ci permette di mettere mano anche alla predisposizione di nuovi cavidotti per i collegamenti anche a futuri impianti elettronici (e magari con un nuovo bando, la riformulazione dell’area concession); puntiamo anche sul risparmio energetico con nuovi serramenti in classe A+++ e anche alla sicurezza del personale volontario, con un sistema di controllo accessi dedicato, utile anche in tempo di emergenza covid.

 

Come mai la scelta di appaltare i lavori ad artigiani del territorio?

Chiamarci Sala della Comunità non è solo un titolo da stampare, è una vocazione propria che ha la sala stessa nei confronti delle persone e delle realtà che ha attorno. In questo periodo così difficile per tante piccole realtà non potevamo mancare di questa attenzione, è un circuito virtuoso in cui vogliamo essere protagonisti per restituire sul territorio di riferimento anche i sacrifici dell’attività economica che ne deriva. La nostra Sala per scelta non ha personale dipendente, ed è estremamente edificante sapere che abbiamo una realtà – come quella del cinema di paese – che riesce a generare valore, che riesce a non essere un peso, ma una risorsa anche per la comunità locale e la Parrocchia stessa che ne è proprietaria e ha il compito di amministrarlo con saggezza.

 

Dite che avere uno sguardo progettuale è il compito delle Sale della Comunità. Ma cosa significa in concreto?

Posso dire che della PROGETTUALITA’ – si scritto in maiuscolo – ne abbiamo fatto la chiave di volta, o meglio per la Sala a cui ci è stato affidato l’incarico di “traghettare” il Cinema Incontro nel tempo. Non è semplice. Sarebbe ingiusto dire che è merito solo di qualcuno, la realtà è che il “core” sono i volontari che donano tempo e credono nella gratuità del proprio servizio, guidati da un team “manageriale” che con la bussola in mano, naviga verso il futuro: la saggezza del nostro Gianni Pertile – responsabile di produzione aeronautico in pensione – sempre presente a consigliare da buon padre di famiglia; Samuele Bistoletti – l’ingegnere informatico – in cinema avrà cablato più di 3km di cavi di rete; e il sottoscritto che si occupa dell’area comunicazione, bandi e amministrazione. Abbiamo un obiettivo fisso, ogni anno deve esserci una novità, perché rimanere nella comfort-zone rischia solo di perdere di vista il “che cosa” succede attorno (così è nata la MyCinema fedeltà lo scorso dicembre ‘19). Pensare in grande, pensare a cosa potrebbe essere fatto meglio e in modo più efficiente, pensare che si lascia un segno. Il nostro motto è questo: Ogni uomo lascia la propria impronta nella storia, quale sarà la Tua?

Con che spirito attendete la riapertura?

…a chiedermelo ora, ti risponderei con lo spirito di un’impresa di pulizie (ride), praticamente è l’unica attività che periodicamente continua ad esserci per mantenere al meglio la struttura, alla fine non vediamo l’ora di accogliere nuovamente i nostri spettatori, anche solo per mostrare loro tutti i lavori fatti con il bando regionale precedente, con l’illuminazione dinamica, il pavimento nuovo, la nuova galleria… davvero un piccolo orgoglio del nostro paesino di poco più di 5000 abitanti. … e quindi? Keep in touch 😉