La competizione tra la Mostra del Cinema di Venezia e il Festival di Cannes è una delle rivalità storiche nella settima arte.

Di Gabriele Lingiardi

Rifkin's festival

Una rivalità alla “buddy movie”, quel genere cinematografico in cui i due protagonisti si confrontano tutto il tempo cercando di essere l’uno più bravo dell’altro, salvo poi riscoprirsi alleati indispensabili. Allo stesso modo i festival sopra citati rappresentano i due appuntamenti più importanti per il cinema mondiale. Venezia è la mostra dedicata alla settima arte più antica. Durante la gestione del direttore Alberto Barbera ha seguito un’impronta internazionale, riuscendo a prevedere e a valorizzare i titoli più importanti dei mesi successivi. Da tempo il vincitore del concorso è considerato in pole position per gli Oscar. Premiare film come “La forma dell’Acqua” o “Joker” ha dato una spinta positiva alla reputazione del cosiddetto “cinema di qualità”. Non più una cosa di pochi eletti, ma un’arte che riesce ad aprirsi anche al grande pubblico. Cannes invece ha avuto negli ultimi anni un maggiore peso politico. Storica l’opposizione del delegato generale del Festival Thierry Frémaux alle nuove piattaforme streaming. I titoli che escono su Netflix non potranno competere nel concorso. Una presa di posizione netta che ha fatto molto discutere gli addetti ai lavori. A breve, il 6 di luglio, si aprirà la kermesse francese. Il primo di settembre invece Venezia diventerà per 14 giorni la capitale del cinema. Per le Sale della Comunità della Diocesi di Milano questi festival sono da sempre un bacino per attingere ai migliori titoli d’essai che vengono proposti settimanalmente. Per questo centinaia di lavoratori, tra esercenti, programmatori, animatori di sala e di volontari saranno presenti in questi appuntamenti. Nel frattempo, dal 20 al 23 luglio, si svolgerà anche la decima edizione delle Giornate estive di Cinema a Riccione “Ciné”. Sono queste tre tappe di un’estate che, per il settore dello spettacolo, sarà delicata e decisiva. Come sempre, alleati per la cultura.