Al Centro Culturale Asteria, in piazzale F. Carrara, c'è un'incontro d'approfondimento per inaugurare una mostra fotografica sull'Hate Speech e i crimini d'odio in Europa.

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Vox, l’Osservatorio Italiano per i Diritti, ha condotto recentemente una ricerca volta ad elaborare una “mappa dell’intolleranza” in Italia. Sono stati presi in esame per otto mesi, i tweet  provenienti da tutta Italia, con la collaborazione di tre Università. Il risultato, che vede la Lombardia come capitale dell’intolleranza, è sconcertante: 1 milione di tweet contro le donne, 150.000 tweet razzisti, 100.000 tweet omofobi. e molti altri contenenti insulti verso persone disabili o di religione ebraica.

Questa, seppur inaccettabile, è solo una goccia di “casa nostra” rispetto a quello che succede a livello europeo e mondiale.

Risultano quindi essenziali, iniziative come quella organizzata dall’Associazione per i Diritti Umani al Centro Asteria di Milano. Sabato 12 maggio, infatti, ci sarà l’inaugurazione della mostra FOTOGRAFICA  “Hate crimes in Europe!” con un incontro di approfondimento su come – analizzando casi specifici di stretta attualità attraverso gli articoli dei maggiori quotidiani italiani e europei – si diffonda la cultura dell’odio e della discriminazione nei confronti di etnie, minoranze e popoli. Partecipano all’incontro Cinzia D’Ambrosi, fotografa e Paolo Pobbiati, portavoce di Amnesty sezione italiana.

Perché, chiudendo con le parole di Nelson Mandela, “Nessuno è nato odiando qualcun altro per il colore della pelle, o il suo ambiente sociale, o la sua religione. Le persone odiano perché hanno imparato a odiare, e se possono imparare a odiare possono anche imparare ad amare, perché l’amore arriva in modo più naturale nel cuore umano che il suo opposto”