Venerdì 25 novembre, al cinema-teatro di via San Carlo, viene messo in scena uno spettacolo che parla della nostra costituzione e della storia italiana.

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Il sipario si alza su una partita di pallone. Niente, però, è come sembra. Gli attori non sanno come si usa la palla, non sanno in quanti si gioca e neppure come si fa a vincere. Per incominciare a divertirsi servono le regole; soprattutto qualcuno che possa farle rispettare.

È con questa scena di teatro muto che si alza il sipario sullo spettacolo di Comteatro (coordinamento regia Claudio Orlandino, con Umberto Banti, Luca Chieregato, Antonio Brugnano e Michele Clementelli), dedicato alla Costituzione Italiana, che Exclesior Cinema&Teatro, nell’ambito del cartellone stagionale proposto alle scuole, porta a Cesano Maderno il prossimo 25 novembre.

La scelta ha ripagato la Sala della Comunità di via San Carlo, che dall’anno scorso ha deciso di rinnovare e potenziare l’organizzazione della rassegna di Cinema e Teatro Scuole con l’impegno dedicato di una volontaria. Lo spettacolo “Di buona…Costituzione” infatti è già sold out, con la partecipazione di diversi istituti cesanesi e scuole di comuni limitrofi.

Nel testo gli attori mettono in scena un percorso che affronta la necessità da parte di ogni democrazia di scrivere regole comuni a tutti e di vigilare su di esse. Nella seconda parte la lettura si concentra sulle circostanze storiche che hanno determinato l’avvento delle leggi razziali, sulle responsabilità di chi non ha impedito che tutto ciò avvenisse. L’ultima parte del percorso tratta invece della Costituzione, della sua nascita come profondo desiderio di riscatto da parte della democrazia. È così che la partita ora può ricominciare; la palla viene idealmente lanciata ai ragazzi, affinché se ne possano prendere cura.

Il percorso teatrale si sviluppa su testi tratti dallo Statuto Albertino, dai discorsi di Piero Calamandrei, dagli articoli fondamentali della Costituzione, dalle leggi promulgate dal fascismo sui provvedimenti nei confronti della razza ebraica, accanto a poesie, canzoni civili – da Gaber a Battiato – e testi di narrativa e di teatro.