di Gianluca BERNARDINI

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Eduardo (Diego Peretti, davvero bravo) ha l’umore nero, come nere sono le sue unghie. Un tipo trascurato, grezzo e imbruttito dalla vita. Quella che in qualche modo l’ha tradito portandogli via la donna che amava. Una ferita che non ha mai accettato e che l’ha allontanato da tutto e da tutti, perfino dal figlio che vive ormai lontano da lui. Improvvisamente giunge una chiamata, un’occasione per prendersi una vacanza, inaspettata. Mario (Alfredo Casero), suo vecchio amico, deve subire un’operazione al cuore e chiede aiuto per badare al negozio, ma soprattutto alla sua famiglia a cui vuole molto bene: alla moglie Andrea (Claudia Fontàn), alle figlie adolescenti Ana e Cata (Maria Casali ed Eugenia Aguilar). Dall’esito tragico dell’intervento ne scaturisce per Eduardo un percorso in ascesa verso un’elaborazione del lutto suo e di tutti che nel plot viene chiaramente messo a tema. Ambientato in Argentina, il film diretto da Juan Taratuto, regista più che altro televisivo, ha il pregio di arrivare al cuore dello spettatore lasciando spazio a quelli che sono i silenzi che accadono quando il dolore improvvisamente giunge e porta via non solo gli affetti, ma anche la voglia stessa di vivere e dare senso alla propria esistenza. Nell’incedere dei gesti, più che dei dialoghi, nei riposi dell’anima (perlopiù nella prima parte) noi cogliamo l’evolversi della vicenda e soprattutto i moti interiori di Eduardo che, nascosti (come «i ricordi» ammassati e ben rinchiusi in un’unica stanza), piano piano vengono a galla. Parte da qui, in ogni senso, «La ricostruzione», presentato all’ultimo Festival di Venezia nella sezione «Giornate degli Autori». Un’opera fatta di sottrazioni, volute, che chiede la pazienza dello spettatore, e forse maggiormente il rispetto, verso quell’esperienza umana del lutto che tutti diversamente coinvolge e chiede di essere metabolizzata. Un film però che respira, nonostante tutto (come da titolo), ancora di vita che alla fine, come in un abbraccio, ce ne fa percepire tutta l’intensità e il calore.

Temi: lutto, dolore, amicizia, amore, solidarietà, vita, speranza.