di Gianluca BERNARDINI

Lasciati andare

Ogni tanto un po’ di «leggerezza» fa bene. Così come un po’ di «movimento». Specialmente se si conduce una vita sedentaria e l’età avanza. È il caso di Elia (Toni Servillo), riconosciuto e maturo analista ebreo, che vive nel Ghetto di Roma, separato dalla moglie Giovanna (Carla Signoris), sua vicina di casa, con la quale condivide ancora, oltre al bucato, qualche cena al ristorante del figlio e noiose serate all’opera. Una vita apparentemente tranquilla, borghese, di un uomo di tutto rispetto, diventato però sempre più cinico e tirchio con il passare degli anni, che all’improvviso si «inceppa» a causa del sovrappeso e del poco moto. Quando però la palestra, tanto denigrata, sembra essere l’unica soluzione arriva in campo la giovane e sconclusionata Claudia (Verónica Echegui), di origini spagnole, che gli si propone come personal trainer. I due pianeti così apparentemente distanti, dopo le fatiche iniziali, incominceranno ad incontrarsi e così i due si troveranno ad «apprendere» l’uno dall’altro. Francesco Amato mette così in scena una commedia leggera con tutti i classici crismi, ma lo fa con bravura (tra gli sceneggiatori anche Francesco Bruni di «Scialla», e si vede), poiché sotto la risata v’è la professionalità degli attori che sanno calarsi bene nella parte. Tra lazzi e inciampi vari, la coppia protagonista ne esce in qualche modo vincente. Ognuno più forte di prima: chi nelle proprie motivazioni, chi nel decidere di dare una svolta più decisa nella vita con le proprie scelte. Ma anche entrambe le cose. Se il pregio sta nella narrazione, pure l’idea che «c’è sempre da imparare dall’altro», chiunque egli sia e da qualsiasi mondo provenga, è decisamente messa a fuoco. Niente di nuovo, ma ogni tanto fa bene ricordarselo, magari con il sorriso sulle labbra. Gli altri del resto, lo sappiamo, siamo noi. Anche in quelli che non ci piacciono, in fondo, troviamo sempre qualcosa che ci rende del tutto simili. Basta forse imparare a dialogare, a confrontarsi e a non chiudersi nelle proprie stereotipate convinzioni.

Temi: aiuto, incontro, l’altro, sport, analisi, crescita, leggerezza, amicizia.