di Gianluca BERNARDINI

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Uscito nelle sale subito dopo il passaggio «fuori concorso» all’ultimo festival di Venezia «Non essere cattivo», il film postumo di Claudio Caligari, sarà candidato (meritatamente) al prossimo Oscar per l’Italia: frutto dell’impegno di Valerio Mastandrea, questa volta nei panni di produttore, che ha creduto in questa terza e ultima opera del regista scomparso nel maggio scorso. «Non essere cattivo» narra la storia di due amici, quasi fratelli, che si ritrovano a Ostia a metà degli anni ’90 dentro una vita fatta di eccessi. Cesare (Luca Marinelli) e Vittorio (Alessandro Borghi) passano le notti in discoteca, amano le auto potenti e soprattutto non sanno fare a meno della droga e dell’alcol, finché quest’ultimo grazie all’incontro con Linda (Roberta Mattei) cercherà una via di salvezza per non lasciarsi travolgere da un inevitabile destino. Anche Cesare, grazie all’aiuto dell’amico-fratello, che non vuole lasciarlo solo, e di una «disperata» come lui (Silvia D’Amico) proverà la vita «normale», ma sprofonderà inesorabilmente nella sua incapacità di portare avanti le scelte di bene. Caligari mette in scena una storia «viscerale» di grande fratellanza e desiderio di riscatto, quanto volutamente carnale nei suoi aspetti più bruti che conosce molto bene (ricordiamo gli altri film «Amore tossico» e «L’odore della notte»). Una storia forse già vista diverse volte al cinema, ma che qui acquista forza grazie agli attori e soprattutto alla regia asciutta ma potente che sa cogliere dentro i meandri più neri quella prospettiva di luce per una vita migliore. Quella data a ciascuno, ma che non tutti, evidentemente, ce la fanno a cogliere. Non c’è qui però tanto la disperazione in atto, quanto piuttosto il dramma di non riuscire a non essere «cattivo», nonostante tutto, e l’impossibilità di portare a salvezza, pur con tutta la volontà di bene: quella di Vittorio che mette a rischio il suo nuovo mondo, pur di soccorrere il «fratello» di una vita. Un film che, se si è «perso» in uscita, merita senz’altro di essere recuperato al cineforum.

Temi: violenza, droga, amicizia, affetti, riscatto, disperazione, salvezza.