di Gianluca BERNARDINI

1-123379

Diceva Gabriel Garcia Marquez, Nobel per la letteratura: «Ognuno di noi ha una vita pubblica, una privata e una segreta». Parte da questo assioma «Perfetti sconosciuti», l’ultimo film di Paolo Genovese. Una commedia corale all’italiana, con un notevole cast di attori perfettamente amalgamati che si ritrovano una sera a cena come vecchi amici. Ospiti a casa di Rocco (Marco Giallini) e Eva (Kasia Smutniak) ci sono altre due coppie, Cosimo (Edoardo Leo) con Bianca (Alba Rohrwacher), sposati da poco, e Lele (Valerio Mastandrea) con Carlotta (Anna Foglietta), coppia ormai navigata con figli piccoli. L’unico «solo» è Peppe (Giuseppe Battiston), professore di ginnastica disoccupato, che dovrebbe presentare la nuova fidanzata, ammalatasi proprio quella sera, caso vuole, lasciando insoddisfatta la curiosità della combriccola. Tra una chiacchiera e l’altra, tra «frecciatine» e discorsi semiseri sulla fedeltà e sui segreti di coppia, Eva (di professione psicologa) lancia un pericoloso gioco: tutti dovranno lasciare il proprio cellulare sul tavolo, leggere i messaggi e rispondere vivavoce ogni volta che trilla o vibra il telefono. Sarà questa geniale (o piuttosto malsana?) idea a innescare una vera e propria guerra tra i commensali, nonché una serie di equivoci, con un finale strepitoso a fine serata. Genovese porta sul set, con leggerezza, un fenomeno oggi di estrema attualità: la realtà virtuale che, pur facilitando la vita, a volte, molto sottilmente, la travolge, se non addirittura distrugge. Dentro quella «scatola nera» che accompagna la nostra quotidianità, infatti, ci infiliamo un po’ di tutto. Forse anche troppo. Senza sapere esattamente quanto ci mettiamo a rischio. Una spinosa questione messa «in tavola» che aiuta a chiederci quanto siano vere le persone che ci circondano e che amiamo (amici, complici o amanti che siano), ma anche quanto noi stessi siamo capaci di essere sinceri nelle nostre relazioni e in fondo con la stessa vita, l’unica che abbiamo. Un film ben costruito, che ci fa bene e che ci svela ciò che superficialmente, forse, facciamo finta di non sapere: in questa odierna modernità liquida siamo tutti esseri fragili. Nessuno escluso. Da vedere e discutere con gli amici, e non solo.

Temi: amore, amicizia, sincerità, verità, menzogna, tradimento, media, relazioni.