Nei cinema chiusi c’è chi non si arrende e pensa già alla stagione estiva. Uno di questi “capitani coraggiosi” è Vittorio Mastrorilli, responsabile delle sale Silvio Pellico e Prealpi di Saronno.

di Gabriele Lingiardi

Vittorio Mastrorilli Saronno

Ci fai conoscere questi cinema?
La proposta “di qualità” a Saronno è da sempre legata a queste due sale nate al servizio della comunità per le proposte culturali e di svago. Il “Pellico” è una delle sale storiche della Lombardia: progettata nel 1910, in un periodo di forti cambiamenti sociali dalla volontà dei cattolici saronnesi  presto condivisa da pubblico e privato, in un importante esempio di sussidiarietà.  Pensata come teatro, ha ancora la “buca” dell’orchestra.  Già negli anni ’20 si riconverte a cinema. Tanti restyling negli anni la portano ad essere il “fiore all’occhiello” che è oggi. Il Cinema Prealpi invece nasce dall’esigenza di “abitare il territorio” da parte della chiesa negli anni ’70. La sua attività si è interrotta nel 2005, ma nel 2016, la Comunità Pastorale di Saronno ha deciso di restituire alla comunità questo prezioso strumento.

Sembra che l’unica possibilità per la ripartenza dei cinema saranno le riaperture estive. Come è andata nel 2020?

Fu una stagione estiva più ampia del solito, sia come periodo che come numero di proiezioni, per compensare la chiusura di febbraio con proiezioni quasi tutti i giorni dal 20 giugno al 5 settembre, in massima sicurezza. Abbiamo colto l’occasione per dotare l’arena della possibilità di acquisto on line dei biglietti. Il pubblico ha apprezzato il nostro impegno e, anche se la media presenze a serata è stata inferiore all’anno precedente, il numero complessivo è arrivato vicino a quello del 2019.

Come vi state preparando quest’anno?

Vogliamo riportare il cinema in mezzo alla gente e la gente al cinema.  L’arena estiva sarà il primo fondamentale passo: “teniamo i motori accesi” pronti a partire appena possibile. Non ci nascondiamo la difficoltà di costruire una programmazione in assenza di film in sala da ottobre a oggi: ci aspettiamo però che le case di distribuzione facciano ogni sforzo per mettere a disposizione tutto ciò che è possibile, anche se passato su altre piattaforme.  Inoltre credo ci sia l’opportunità di riportare sul grande schermo i vecchi capolavori, un’occasione per ricordare che il cinema racconta la nostra storia, collettiva e individuale.  E penso che il pubblico ci seguirà con entusiasmo e attenzione.

UPDATE: il 29 aprile  le sale di Saronno riprenderemo la loro attività al chiuso per proporre i grandi film protagonisti degli Oscar.