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E’ stato approvato in via definitiva dalla Camera dei Deputati il Ddl sul Cinema e sull’Audiovisivo e, nel testo, le Sale della Comunità vengono citate e definite. Finalmente abbiamo una legge per rispondere alle necessità del cinema e delle sale cinematografiche riconosciute da sempre come luoghi imprescindibili per la formazione e la crescita personale e la costruzione di un dialogo sociale. E il ministro dei beni e delle attività culturali Dario Franceschini, definendo le SdC un «autentico presidio culturale di tante piccole comunità italiane», ha colto nel segno la natura delle sale parrocchiali che, fin dalla loro nascita nei primi del novecento e in una forma organizzata  (l’ACEC si è costituita nel 1949) dal secondo dopoguerra, svolgono un’azione fondamentale di promozione del cinema e della cultura in generale nel nostro Paese. Oltre alla loro storicità, le Sale della Comunità hanno perseguito l’intento di rinnovarsi nel processo di digitalizzazione e, nell’ultimo decennio, molte sale si sono riattivate.

La novità di rilievo epocale del Ddl ce la spiega Francesco Girardo, Segretario generale di Acec, ed è “la creazione di un Fondo completamente autonomo per il sostegno dell’industria cinematografica e audiovisiva. Vengono garantite risorse certe per 400 milioni di euro all’anno (+150 milioni che corrispondono ad un aumento di oltre il 60%). Nessuna nuova tassa,  ma un virtuoso meccanismo di “autofinanziamento” che farà scomparire l’attuale incertezza annuale sui fondi al cinema: il nuovo fondo non potrà mai scendere sotto i 400 milioni di euro annui. Per quanto riguarda le sale cinematografiche, la Legge, poi, prevede un Piano straordinario fino a 120 milioni di euro in cinque anni per riattivare le sale chiuse e aprirne di nuove, con l’obiettivo di incrementare il numero degli schermi e la qualità delle sale coinvolgendo un numero molto più ampio di spettatori  soprattutto tra i giovani e i ragazzi che sono il pubblico di domani. Inoltre viene dato grande rilievo alla Formazione del pubblico e delle nuove generazioni. Il 3% del Fondo è riservato ad azioni di potenziamento delle competenze cinematografiche degli studenti nelle scuole. E sempre all’interno dei Contributi selettivi di questa Nuova legge del Cinema sono stati inseriti i Circoli di cultura cinematografica e le Associazioni che li rappresentano.”