Uno spot per raccontare l'inizio della "fase 2" per le Sale della Comunità. In questo momento di chiusura abbiamo cercato di non andarcene mai. Molte sale hanno continuato le attività attraverso i canali virtuali e tutti hanno lavorato (e stanno lavorando) per costruire il futuro. Questo spot è un invito a trovare il modo migliore per ripartire.

Ritorno al futuro promo acec

Nei giorni dell’avvio della “Fase 2” Covid, ACEC lancia lo spot “Ritorno al futuro”, un invito a trovare il modo migliore per ripartire, nel totale rispetto delle misure di sicurezza che le istituzioni definiranno nei prossimi mesi, ma sapendo fare tesoro del tempo sospeso, del lutto e del dolore, per ritrovarsi di nuovo uniti nell’identità originaria di Sale che della “comunità”, che della relazione fanno il proprio cuore pulsante.

In concomitanza con l’avvio della cauta ripartenza delle attività, e legandosi idealmente al giorno in cui la 65ma edizione dei David di Donatello celebra il cinema italiano (8 maggio 2020, Rai1 ore 21.25), ACEC sceglie di far sentire la propria voce attraverso lo strumento che più è consono a un’associazione di sale cinematografiche e di spettacolo: uno spot, “Ritorno al futuro” che in pochi secondi prova a dare il senso del momento attuale.

«Le nostre Sale sono specchio del mondo e del territorio in cui risiedono, – afferma don Adriano Bianchi, Presidente ACEC – per questo abbiamo scelto di utilizzare nel video fotografie di nostre sale vere: il buio, il silenzio, il pianto, il lutto, dovuti all’emergenza pandemica, si materializzano nelle immagini di sale vuote, ma pronte a riaccendersi, a riempirsi, ad accogliere momenti di condivisione, di gioia, di comunione, insomma a tornare appieno Sale della Comunità».

Lo spot ACEC, che già nel titolo (“Ritorno al futuro”) vuole essere un buon auspicio, parla di un cinema che vuole e può ripartire, e riflette sulla sala che verrà.

«Che sala cinematografica, e in particolare che Sala della Comunità, avremo alla fine della pandemia Covid19? – scrive Francesco Giraldo, Segretario Generale ACEC – Nessuna crisi va sprecata. Il trend del settore cinema/spettacolo era in una fase di ripresa, ma le difficoltà e le criticità non erano state risolte completamente ed erano pronte a riesplodere. Un pericolo subdolo indotto dal distanziamento sociale e dal lockdown è l’obsolescenza dei rapporti umani. Molte sale sono impegnate in rete per tenere aperti i canali con i loro spettatori affinché non perdano il desiderio della visione comunitaria. Si tornerà intraprendendo percorsi innovativi che investano nella cultura e nelle nuove tecnologie».