di Gianluca BERNARDINI

Ci sono temi alquanto spinosi che facciamo fatica ad affrontare, perché implicano questioni etiche e antropologiche che richiedono non solo una dovuta preparazione, ma anche una capacità di approfondimento che a volte rischia, per leggerezza, di cedere a banalità difficili da supportare. Tra questi il cambio d’identità sessuale o di genere. Non per capriccio, non per puro desiderio, ma perché possono esserci persone che percepiscono di ritenersi nate in corpi «sbagliati». Una questione à la page, trattata nel film di Gaby Dellal, «3 Generations – Una famiglia quasi perfetta», che narra la storia di una sedicenne che si sente in tutto per tutto maschio e vorrebbe essere così. Ray – Ramona (Elle Fanning) non lo nasconde, anzi ne parla e soprattutto condivide la sua volontà con Maggy (Naomi Watts), sua madre che l’ha cresciuta da sola, e la nonna Dolly (Susan Sarandon) che convive con la sua «compagna». Tutte sotto lo stesso tetto, tutte donne tranne «una» che, paradossalmente, non ha nulla di femminile. Le adulte non vorrebbero assecondarla, ma per Ray – Ramona non si tratta di una questione di scelta sessuale. La ragazza vive un problema d’identità, non sta bene dentro quel corpo che sente non appartenerle. Ray – Ramona è determinata nelle sue decisioni di «mutazione», tuttavia essendo minorenne ha bisogno del consenso di entrambi i genitori per l’operazione. Per questo Maggy va alla ricerca di quel padre che la ragazza in fondo non ha mai avuto. Ci sono però vecchi problemi, nonché confessioni nascoste da dissotterrare e Ray – Ramona ne sarà pienamente «travolta». Ben scritto e interpretato, il film ha il pregio di mettere al centro un tema importante, comunque da rispettare. Tuttavia non tutto è così risolto. Il limite della ricerca «dell’happy ending» e della bellezza della famiglia felicemente «allargata», forse, non arriva a mettere a fuoco quel complesso, drammatico percorso umano e psicologico della ragazza che «3 Generations» ci lascia solo intuire. Peccato. Un’occasione mancata o comunque imperfetta (per riallacciarsi al titolo italiano).

Temi: identità sessuale, corporeità, famiglia, adolescenza, accettazione di sé, lotta, relazioni familiari.