Il regista Michel Gondry ritorna al cinema con un film non per tutti, a tratti difficile, ma anche una commedia interessante per entrare nella sua fantasia senza limiti così sfuggente e anticonformista

Di Gabriele Lingiardi

Il libro delle soluzioni

Non è semplice entrare nel mondo di Michel Gondry, un regista a cui il termine, ormai troppo abusato, di “visionario” ben si addice. Genio e sregolatezza, proprio come il suo nuovo film Il libro delle soluzioni. Quasi un’autobiografia di fantasia. Perché Marc, regista paranoico che fugge con il proprio film nella casa della zia dove, con mezzi amatoriali, tenta di finirlo, assomiglia proprio a Gondry.

Un uomo che guarda il mondo come nessun altro fa, compila nel tempo libero un diario dove elencare tutte le soluzioni ai piccoli problemi che si incontrano sia su base quotidiana (i litigi) che nelle proprie avventure immaginarie (come vedere nella giungla senza occhiali?). Il personaggio in cui si identifica il regista fa di tutto per non piacere ad ogni costo allo spettatore: è scorbutico, lunatico e sotto sotto gode ad esagerare le sue crisi di nervi. Però vederlo all’opera è affascinante, come quando compone la colonna sonora con l’orchestra senza avere uno spartito, solo mimando le sensazioni con il suo corpo e invitando i musicisti a renderle suono.

Gondry\Marc si fa portatore di un’idea di cinema libero, senza barriere logiche. Da sempre il regista analizza i processi della fantasia e come questa sia essenziale nel nostro essere persone, invece che macchine perfette. C’è anche un sorprendente cameo di Sting che riesce ad essere in sintonia con il tono tragicomico e surreale del film. Lontano dal suo capolavoro Se mi lasci ti cancello (non fatevi ingannare dal brutto titolo italiano), Il libro delle soluzioni non è un film per tutti i palati. Nonostante il suo tono fondamentalmente solare, quello che resta di più di questa esperienza cinematografica è l’impressione di avere attraversato una tempesta. Quella che si vive entrando nella mente di un autore e di un artista che non ha paura di mettersi a nudo. Risuona forte l’idea, molto romantica, che con una dose eccessiva di anticonformismo, di immaginazione e di strabordante voglia di fare, si possa rendere il mondo un posto migliore.

Temi: fantasia, creazione artistica, relazioni, cinema, dolore, inquietudini, imbarazzo, energia creativa