Quale realtà si nasconde dietro un’elegante mistificazione?

di Gianluca BERNARDINI

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Che cosa avrà mai da dirci ancora David O. Russel sul genere umano, dopo aver realizzato un bel film come «Il lato positivo» o il precedente «The Fighter»? Molto se prendiamo in considerazione l’ultimo, «American Hustle – L’apparenza inganna», uscito nelle sale recentemente. Sì, perché il regista americano ha confezionato ancora una volta un lungometraggio che sa mettere in mostra qualcosa di nuovo che forse non sapevamo: quanto possiamo essere bugiardi, malgrado tutto. Prendendo spunto dall’operazione «Abscam» sul finire degli anni ’70, uno dei più grandi scandali di corruzione politica di quel tempo, «American Hustle» narra la storia del truffatore Irving Rosenfeld (Christian Bale) che insieme alla sua splendida amante Sydney (Amy Adams) guadagna la bellezza di 5 mila dollari a botta ogni volta che l’operazione va in porto. A mettere i bastoni tra le ruote ci pensano l’agente Richie Di Maso (Bradley Cooper), dalle alte (troppe) aspirazioni professionali, e la giuliva, inconsapevole (?), ma alquanto pericolosa moglie di Irving, Rosalyn (Jennifer Lawrence). A coronare gli intricati legami tra i protagonisti la gallina dalle uova d’oro, il sindaco Carmine Polito (Jeremy Renner), buono e corrotto, con tanto di legami con «il padrino» Robert De Niro (in un cameo), che si vorrebbe incastrare per la felicità e la salvezza di tutti. Apparentemente semplice nella trama, in realtà il film si dipana su un articolato intreccio di eventi che rendono la storia complessa e allo stesso tempo affascinante. Tra colpi di flashback e suspance sempre in atto, il gioco è fatto. Perfettamente ambientato, con costumi e musiche ad hoc, dialoghi sufficientemente misurati (unica pecca forse, come spesso accade ultimamente, qualche lungaggine di troppo) «American Hustle» riesce a tenere incatenato alla poltrona anche lo spettatore più esigente. Resta (volutamente?) una domanda: quale realtà si nasconde dietro un’elegante mistificazione? Tutti recitano (e qui lo fanno egregiamente!), tutti sognano, soprattutto tutti mentono principalmente a se stessi. Ma a vincere non è la bugia. Essa, sotto la falsità delle apparenze, prima o poi mette sempre in evidenza ciò che è. «Trucco e parrucco» purtroppo, come ci ricorda del resto la scena iniziale, non sono sufficienti a ingannare la vita. Certe cose, se si sta particolarmente attenti, si intravedono. Eccome. A volte però si preferisce non vederle. Buona visione.

Temi: truffa, tradimenti, menzogna, soldi, inganno.