di Gianluca BERNARDINI

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West Memphis 1993, provincia del Tennessee: tre ragazzini di otto anni, usciti in bicicletta, vennero trovati morti, legati, in fondo ad uno stagno. Furono accusati e incarcerati, in breve tempo, tre adolescenti, perché considerati satanisti e «diversi» soprattutto per i loro «gusti» in quanto ad abbigliamento, musica e credo; finché, scarcerati nel 2007 a causa di una prova del Dna, il caso fu riaperto alla ricerca della verità. Nonostante siano stati prodotti quattro documentari sul caso, Atom Egoyan ha deciso di mettere in scena nuovamente la tragedia, ispirandosi al libro di Mara Leveritt. Appassionato dei temi legati all’infanzia e soprattutto «all’innocenza violata» (basta dare un’occhiata alla filmografia del regista canadese) il film «Devil’s Knot – Fino a prova contraria», pur nella sua prevedibilità (i fatti conosciuti), ha il pregio di portare in evidenza il dramma di una comunità (quella di una zona molto religiosa chiamata per l’appunto «Bible belt»), segnata dalla paura (ossessione?) nei confronti del satanismo (negli Usa soprattutto nei primi anni Novanta), tanto da arrivare, pur senza comprovate prove, a identificarne i colpevoli. Dell’operazione alquanto furba e dubbiosa, di cui si occupa il film, viene messa a tema soprattutto la perplessità di Pam Hobbs (Reese Witherspoon), madre di uno dei piccoli, e quella di Ron Lax (Colin Firth), investigatore che, «pro bono», si appassionò al caso perché non vi fossero altre vittime oltre i tre bimbi innocenti. Basandosi sul racconto del processo e sulle testimonianze, ben ricostruite, il plot ha il pregio di mettere in luce quanto il desiderio di trovare il colpevole possa andare anche al di là del senso di giustizia. Se da una parte implorarla è più che umano (e cristiano), dall’altra occorre fare attenzione a non cadere a una vera e propria «caccia alle streghe». La voglia di trovare ad ogni costo il colpevole, a volte, gioca brutti scherzi: si vede quello che non c’è, si mette in dubbio quello che non si sa e ci si spaventa per quello che non si conosce. Tutto ciò, però, per alcuni (i più deboli) può costare, ancora oggi, caro prezzo.

Temi: tragedia, giustizia, colpa, famiglia, giovani, satanismo.