di Gianluca BERNARDINI

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Due famiglie borghesi, due fratelli, due realtà… con due teenagers e un delitto che interromperà il loro apparente sereno ménage familiare. Sono «I nostri ragazzi», il film di Ivano De Matteo («Gli equilibristi» e «La bella gente») presentato all’ultimo Festival di Venezia nelle «Giornate degli Autori» e ispirato a «La cena» di Herman Koch. C’è la famiglia di Massimo (Alessandro Gassman), avvocato di grido, sposato in seconde nozze con Sofia (Barbora Bobulova), e quella del fratello Paolo (Luigi Lo Cascio, in una versione più simpatica e burlona, almeno nella prima parte), medico, sposato con Clara (Giovanna Mezzogiorno, tornata alla grande dopo una lunga pausa post maternità). Ci sono poi loro, i «ragazzi», nonché cugini: Benedetta (Rosabell Laurenti Sellers), figlia di Massimo, e Michele (Jacopo Olmo Antinori), figlio di Paolo. Adolescenti viziati che crescono nella Roma «bene», con genitori ricchi e professionisti che, nonostante vivano nel mondo e si ritrovino ogni settimana da anni a cena in uno dei ristoranti di lusso a parlare del «nulla», non si accorgono dell’universo che ruota intorno ai loro figli. Un universo fragile, forse anche troppo, che li vede protagonisti in una sera «sballata» di un orribile omicidio. Un’apparente bravata che distruggerà le loro «famiglie». De Matteo mette in scena temi «à la page» su cui aprire una riflessione prima che sia troppo tardi: quanto conta una «buona educazione», quanto incide veramente la famiglia sui figli e quanto si conoscono in fondo i ragazzi di oggi? Tv, internet, affetti, educazione, ascolto e dialogo sono messi sul banco di prova. Non si risparmia nulla e nessuno in questa riflessione amara che, seppur suona come monito (persino in un finale non troppo azzeccato), manca certamente di speranza. Quella di cui oggi, forse, la società, la famiglia stessa e soprattutto i giovani necessitano. Diceva del resto il cantautore Bob Dylan: «Essere giovani vuol dire tenere aperto l’oblò della speranza, anche quando il mare è cattivo e il cielo si è stancato di essere azzurro».

Temi: famiglia, figli, educazione, affetti, valori, colpa, verità.