È in arrivo nelle sale italiane Juliet Naked, diretto da Jesse Peretz e basato sull'omonimo romanzo di Nick Hornby.

Di Gianluca Bernardini

Juliet Naked

Esistono romanzi di formazione per persone di «mezza età»? A quanto pare sì, almeno per Jesse Peretz che nel romanzo Tutta un’altra musica di Nick Hornby ha trovato ispirazione per il suo ultimo film «Juliet, Naked – Tutta un’altra musica», una simpatica commedia sulle nuove chance che la vita, a volte, ci offre. Come nel caso di Annie (Rose Byrne), direttrice del museo marittimo della sua cittadina dove è cresciuta, legata da tempo (troppo, forse) ad un immaturo professore universitario, Ducan (Chris O’Dowd), fan accanito della musica di Tucker Crowe (Ethan Hawke), cantante rock ritiratosi nell’oscuro nascondimento ormai da 25 anni dopo l’ultimo suo album. Una demo giunta al compagno del singolo «Juliet, Naked», non solo risveglierà le discussioni sul sito diretto da Ducan su Tucker, ma anche i pensieri covati nel tempo da Annie, stanca della sua ossessione e della routine quotidiana, senza futuro e priva di prospettive (tra cui la speranza di avere un figlio). Lo sfogo di lei proprio sul blog, dato dalla straordinaria occasione, la porterà provvidenzialmente a dare quella svolta nella vita che, forse, in fondo da tempo covava dentro di sé. Strumento inverosimile sarà proprio il contatto con il misterioso Tucker Crowe, ormai fuori dalle scene, più volte padre e con una vita affettiva piuttosto complicata. Dietro la storia (forse non così originale) e gli equivoci divertenti, il film intrattiene e sa reggere nella sua delicata leggerezza. Chi ha detto, infatti, che non si può «rinascere» ancora e più volte nella vita? Un film che spinge a credere in se stessi e soprattutto a sperare sempre in bene. Occorre, però, ricordarsi che questo non accade all’infinito. La vita è una e chiede di essere giocata in bene, nel modo migliore possibile.

Temi: musica, chance, amore, crisi, famiglia, passioni, occasioni, riscatto, speranza, vita.