La sensibilità di un insegnante di liceo viene interpretata come un interessamento inopportuno: il professore si ritrova al centro di una bufera che coinvolge studenti, genitori e personale scolastico. Una riflessione sul mondo dell'educazione dei nostri figli oggi.
di Gabriele Lingiardi
Non è un buon periodo per la scuola al cinema. O meglio, non è un buon periodo per la scuola in assoluto e questo si riflette naturalmente nelle storie che vengono raccontate. Sono lontani i tempi de L’attimo fuggente in cui studenti e professori trovavano una sorta di affinità emotiva. Oggi gli studenti e le loro famiglie portano l’ascia di guerra in classe. Si gioca a fraintendersi, a querelarsi, mentre l’istituzione debole (o indebolita) fatica a trovare fondi per ciò che conta e deve spendere molte energie per difendersi dal chiacchiericcio.
In questa situazione la vocazione all’insegnamento, l’affetto pedagogico verso gli studenti, non hanno più ossigeno per esistere. È quello che succede a Julien, protagonista di Silenzio! interpretato da François Civil. Ennesimo educatore combattuto dopo quelli visti al cinema nel disordinato La sala professori e nel bellissimo Armand. Nelle sue lezioni questo giovane insegnante cerca di affascinare i suoi studenti usando il suo carisma per stimolare l’apprendimento. Le sue premure vengono confuse da una giovanissima ragazza per affetto. Arriva prontamente l’accusa di attenzioni indesiderate. Julien potrebbe scagionarsi presto facendo outing e rivelando ai colleghi di avere un compagno, ma pecca di ingenuità; credendo di avere tutti i colleghi dalla sua, perora la sua innocenza affidandosi all’indagine interna. Basta poco tempo e lo scandalo si ingigantisce. Le chiacchiere diventano un incendio. Mentre il fratello della studentessa, un ragazzotto violento, inizia a minacciare vendetta, Julien vede andare in fumo le sue certezze.
Nella scena migliore assistiamo a un’inversione di potere: una studentessa chiede ascolto. Il professore, temendo di compromettere la sua situazione, si allontana impaurito, rifiutandosi di parlarle. Il titolo originale Pas de vagues (letteralmente “non creare problemi”) racchiude il monito del film: una scuola impaurita non riesce a prendersi cura dei suoi studenti e delle loro richieste d’aiuto. Per sentirle e comprenderle infatti c’è bisogno di silenzio, anche dal mondo adulto.

Temi: scandali, scuola, istruzione, educazione, vocazione all’insegnamento, giudizi e pregiudizi