di Gianluca BERNARDINI

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«Niente sarà mai come prima», lo sa bene chi ha intrapreso il cammino di Santiago. Almeno le migliaia di persone che hanno percorso tutte le 500 miglia del cammino francese, quasi 800 chilometri. Una di queste, Lydia B. Smith, dopo l’esperienza fatta nel 2008 ha deciso di raccontarlo attraverso un documentario per cercare di condividere il più possibile la bellezza e la grandezza di quest’esperienza. Ne è nato così «Sei vie per Santiago», il suo primo lungometraggio, grazie al contributo di decine di volontari e donatori privati. Uno dei dieci migliori incassi di documentari Usa nel 2014. Sei storie, tra le diverse seguite, che portano letteralmente lo spettatore a fare un viaggio dell’anima: insieme a Sam dal Brasile che vuole dare un nuovo senso alla propria esistenza, a Wayne che ha perso la moglie da quattro anni e decide di camminare con Jack, il prete della Chiesa episcopale che ne ha celebrato il rito funebre, al super sportivo Tomas che lo fa per conoscere nuovi «luoghi» e rimettersi in forma, alla danese Misa che pensava di fare tutto da sola e invece incontra il canadese William che si trova a condividere con lei l’intera esperienza, a Annie dagli Stati Uniti che seppur competitiva si riduce a dover rallentare il passo e fare i conti con le sue «resistenze», e infine la giovane mamma francese e credente Tatiana che fa il viaggio con il suo piccolo Alexis di soli tre anni. Storie vere, originali che profumano di un’intensa umanità, nonché di «un’intrinseca spiritualità». Quella che la regista qui mette al centro con tutte le fatiche del corpo e dell’animo, quelle che ti costringono a rallentare il passo o mettere in dubbio la riuscita, come quelle che ti spronano a crederci ancora più fortemente. Volti, corpi, sorrisi e pianti, ma soprattutto «passi». Ciascuno il suo, perché seppur la meta è la stessa, il viaggio non può essere che differente e pur sempre «individuale». Un po’ come lo raccontano nelle interviste (un plus) i volontari che ospitano e curano i pellegrini nel corpo e nello spirito. Poiché davvero «il cammino è una medicina… del cuore e dell’anima». Per chi vuole intraprendere «l’avventura», ricordarla o semplicemente confrontarla con «Il cammino per Santiago» (2012) di Emilio Estevez.

Temi: viaggio, pellegrinaggio, amicizia.