Dopo 13 giorni di proiezioni e incontri si chiude Aquerò - Lo spirito del cinema, il festival organizzato dall’ACEC della Diocesi di Milano per le sale della comunità.

Di Gabriele Lingiardi

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Un piccolo evento nel cuore di Milano, poi “esploso” nelle sale di periferia che ci ha dato la possibilità di incontrare i numerosi volontari che ogni giorno animano e propongono film con il loro prezioso lavoro e il pubblico. È questo il festival Aquerò: una ricerca dell’invisibile, del cinema di qualità, ma anche un’occasione per riscoprire l’esperienza di sala.

Tanti gli incontri che ci sono rimasti nel cuore: la sala vivace e numerosa del San Fedele ha gustato Creatura dove vai?, atipico film di Gaia Formenti e Marco Picarreda, aiutati dalle parole del filosofo Umberto Curi. Di grande emozione anche la premiazione del concorso cortometraggi, con prodotti provenienti da tutto il mondo. Il premiato All These Creatures è una perla rara, un viaggio nell’interiorità dei personaggi che non lascia indifferenti, ma anche il bel Pizza Boy è restato nel cuore del pubblico, ricevendo il premio popolare.

Le proiezioni di Al Dio Ignoto, a Milano e Gallarate, ci hanno permesso di parlare di fine vita e della cura dell’altro in maniera approfondita, non banale, nonostante il difficile tema. I simpatici Alessandro Seidita e Joshua Wahlen ci hanno raccontato le esperienze eremitiche di diverse religioni attraverso il loro Voci dal silenzio. Il dibattito che ha accompagnato il film anche nella seconda proiezione a Cesano Boscone ha “ascoltato” molte parole necessarie.

Forti anche le emozioni per Être Vivant et le Savoir di Alain Cavalier, un’opera intima che ci ha portati negli occhi del grande regista e che abbiamo presentato in anteprima grazie alla collaborazione con Filmmaker Festival. La trilogia dedicata alla figura dei sacerdoti ha fatto da filo conduttore: abbiamo rivisto Diario di un Curato di Campagna e abbiamo apprezzato I passi leggeri, aiutati dal regista Vittorio Rifranti. A Galbiate ci siamo fatti inquietare dalle visioni e suggestioni di Paul Schrader, con il suo First Reformed.

Abbiamo avuto anche il piacere di ospitare pellicole molto attese come Maternal, di Maura Delpero, premiata al festival di Locarno o l’anteprima di Lourdes, documentario che arriva in Italia dopo un folgorante successo al box office francese.

Tommaso Mottola, regista di Karenina & I ha raccontato il processo artistico dietro la preparazione dello spettacolo teatrale Anna Karenina in russo. Un viaggio nella neve e nel testo di Tolstoj che colpisce al cuore. Infine è stato molto apprezzato il film-workshop-esperimento del Centro Asteria: Who’s Romeo. I giovani di Gratosoglio rileggono Giulietta e Romeo, lo attualizzano, lo mettono in rapporto con le loro vita in un film in cui la realtà e la finzione sono sempre più vicine.

Aquerò, lo spirito del cinema è stato un momento di festa per le sale di comunità e per l’ACEC di Milano. Un’occasione per fare rete, lavorare come un unico festival “diffuso” tra le varie sale. I molti incontri e gli ospiti ci hanno aiutato ad entrare nella profondità dei film proposti, a cercare di guardare oltre, osservando l’invisibile nel visibile.
Crediamo in questo cinema, che non si accontenta, ma che cerca di parlare all’animo e non solo agli occhi.