Recuperiamo la visione di un piccolo film del 2019 che ci aiuta a fare il piano di buoni sentimenti anche in questi giorni difficili

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Solo cose belle. Tre parole che sono tutto quello di cui abbiamo bisogno in questi giorni, e sono una vera e propria dichiarazione di intenti (oltre che il titolo) dell’allegro film diretto da Kristian Gianfreda. Con genuinità ci ricorda che tutti abbiamo diritto a una seconda possibilità e ad essere accolti per quello che siamo. In questo semplice film, realizzato con pochi mezzi ma con nobili intenti, si racconta infatti di Benedetta, sedicenne figlia del sindaco della città di San Giovanni in Marignano (in cui è ambientata la storia). Un giorno, arriva nella sua scuola un nuovo ragazzo, Kevin, diverso da tutti gli altri. Non porta vestiti firmati e ha piuttosto il volto triste. Sta uscendo da un periodo difficile e vive in una “casa famiglia”, mal accettata dagli abitanti del posto. Proprio attraverso Kevin, Benedetta scoprirà una realtà, finora a lei sconosciuta, fatta di persone in difficoltà che si sanno aiutare tra di loro. La presenza di questa casa e di questa famiglia “speciale” nel tessuto urbano aiuterà a cambiare in meglio le dinamiche, appesantite dalla routine e dai pregiudizi, dell’intera cittadina. Come dichiarato nella scheda di produzione: “Solo cose belle è un film dedicato all’attenzione per gli altri e al rispetto della diversità che parte dall’esperienza dell’Associazione Comunità Papa Giovanni XXIII, fondata da Don Oreste Benzi nel 1968.” Di particolare interesse è la cura che la produzione ha messo nel ricreare con rispetto le storie e le situazioni delle persone in difficoltà. Ex carcerati, ex prostitute, ex tossicodipendenti e senza fissa dimora hanno collaborato al film a supporto della produzione e degli attori. I ruoli delle persone con disabilità sono invece interpretati da persone realmente disabili. Un film importante per ricordarci che possono accadere “Solo cose belle” quando si riesce a rompere i propri pregiudizi e a guardare a chi ha sbagliato con uno sguardo nuovo, di accoglienza e senza rifiuto. Per tutti, soprattutto per famiglie. Anche stando in casa.

Temi: casa famiglia, aiuto, amicizia, pregiudizi, accoglienza, comunità, amore

Di Gianluca Bernardini e Gabriele Lingiardi