Recensione #2 - CinemaRagazzi

In collaborazione con Cesare COLOMBO

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Le cicogne portano i bambini… o almeno una volta era così. Adesso consegnano i pacchi per Cornerstore.com, il gigante del commercio online. Junior, il miglior impiegato dell’azienda, è sul punto di ricevere una promozione quando per sbaglio attiva la Macchina Fabbrica-Bambini, dando così vita a una bimba adorabile e assolutamente non autorizzata. Nel disperato tentativo di recapitare questo fagottino di problemi prima che il capo se ne accorga, Junior e la sua amica Tulip, l’unica umana a Stork Mountain, iniziano una corsa contro il tempo per portare a termine la loro prima consegna, intraprendendo un viaggio frenetico e rivelatore durante il quale più di una singola famiglia potrebbe trovare la felicità e le cicogne potrebbero tornare a svolgere la loro vera missione.

Il nuovo film animato della Warner Cicogne in Missione è stato partorito dalla mente di Nicholas Stoller, autore e sceneggiatore britannico di commedie (Yes Man con Jim Carrey, Non mi scaricare, ma anche Sex tape e Cattivi vicini). Però, forse perché co-diretto da Doug Sweetland sbarcato dallo studio Pixar, il film non contiene materiale politicamente scorretto, ma è uno sguardo di rimprovero alla società moderna, con un deciso invito ad abbracciare la procreazione (e forse anche l’adozione). Un desiderio di vita che è inibito dall’arrivismo, la frenesia quotidiana e il materialismo. I contenuti ci sono, ma il film non decolla forse a causa di una messa in scena e di un registro che appiattiscono le alte intenzioni poetiche a cui il film ambisce. Piatte e infantili sono anche le caratterizzazioni dei personaggi, a partire dai protagonisti Junior e Tulip, che risultano figure isteriche, chiassose e cabarettistiche. Come un volo altalenante, i toni si alternano dal delirante (ma anche divertente) al radente piattume non riuscendo mai a raggiungere appieno la poesia che, usando una metafora infantile, gioca a nascondno.

C’è sicuramente da dire che Sweetland con l’animazione fa un lavoro eccellente e, sullo stile del suo corto Presto con il quale sfiorò il premio Oscar, immette gag da slapstick comedy non supportate, però, dai continui dialoghi a raffica. E si arriva in picchiata a un finale che, per tematiche e intenzioni, vorrebbe (e potrebbe) essere toccante, ma la dolcezza evocata è stroncata dalla “caoticità “ delle situazioni. È anche vero che questa è una scelta stilistica che imperversa abbondantemente nell’animazione da “blockbuster”, dove la poesia e i sentimenti sono quasi dei tabù a cui, l’entertainment e la risata a tutti i costi, tarpano le ali e non permettono neanche alle Cicogne in missione di spiccare il volo.

PRO: Contiene numerosi spunti di riflessioni sul tema “procreazione” e “adozione”, ma sta alla bravura del moderatore del cineforum estrarli dal film e calibrarli in una discussione

CONTRO: Personaggi non definiti e dialoghi dai toni non troppo entusiasmanti

Temi: famiglia, procreazione, anaffettività delle relazioni e del vivere

VOTO: 7 (per il tentativo)

cicogne in missione