Recensione #4 - CinemaRagazzi

in collaborazione con Cesare COLOMBO

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Zucchino è un bambino di 9 anni (il cui vero nome è Icare, ma lui preferisce quel nome con cui lo chiamava sua madre) che pensa di essersi ritrovato solo al mondo quando muore sua madre per colpa di un incidente domestico, in parte per causa sua. Una madre alcolista e un padre assente. Il protagonista sarà obbligato a recarsi all’istituto per bambini abbandonati in cui viene accolto da Simon, Ahmed, Jujube, Alice e Béatrice. Qui troverà dei nuovi amici con cui condivide il tempo e le storie di sofferenza che hanno alle spalle . C’è poi Camille che in lui suscita un’attenzione diversa. Se si hanno dieci anni, degli amici e si scopre l’amore forse la vita può presentarsi in modo diverso rispetto alle attese. Con La mia vita da zucchina, cade subito lo stereotipo cinicamente pessimista secondo il quale gli istituti per minori sono luoghi di detenzione in cui i soprusi sono pane quotidiano. Anzi, quel luogo diventa un luogo in cui si sperimentano le dinamiche familiari come l’accettazione dell’altro, la crescita e l’amore (sia tra gli adulti che gestiscono il centro che tra i bambini). Questo è uno rarissimi casi in cui un film per ragazzi è capace di infrangere una serie di tabù consapevole di avere dalla propria parte uno sguardo poetico carico di umanità profonda sia nei temi che nei personaggi rappresentati. Il film ha trovato il proprio punto di partenza nel libro “Autobiographie de une Courgette” di Gilles Paris ma è Céline Sciamma alla sceneggiatura (già nota per la regia di Tomboy) che ha saputo fornirgli il giusto equilibrio tra dramma, commozione e speranza senza scadere mai nell’ipocrisia

La regia di Claude Barras, disegnatore di fumetti passato all’animazione, ha incorniciato la storia con un delicato e controllato sguardo poetico che consegnato agli occhi dei piccoli protagonisti capaci di attrarre empaticamente qualsiasi spettatore (bambino o adulto che sia).

PRO: Non scade nel facile conformismo e compatimento

CONTRO: Non adatto ai piccolissimi (adatto dagli 8 anni in su)

TEMI: famiglia, crescita, sofferenza, bambini, amore

VOTO: 10

zucchina